Incolumità collettiva sempre più a rischio

 

RIFLETTIAMO INSIEME… E SENZA INDUGIARE. ECCO LE CAUSE

La nostra incolumità è sempre più a rischio, tant’è che decessi e danni

alla persona e al patrimonio si sommano invertendo i valori della vita 

di Ernesto Bodini

Insomma, stando agli eventi criminosi d’ogni specie e pluri quotidiani pare non si riesca a dominarli, e tanto meno a prevenirli. Aggressioni ad opera di balordi maggiorenni e minorenni si susseguono più volte al giorno e tutti i giorni, e nonostante le Forze dell’Ordine vengano allertate peraltro quasi sempre con ottimi risultati conclusivi, noi tutti siamo in continua balia della criminalità e questo, a mio avviso, non solo per la moltitudine di persone tendente a delinquere (in buona parte stranieri) ma anche per la scarsa prevenzione. Per la verità si potrebbe arginare questo fenomeno, anzitutto rimpatriando gli stranieri senza fissa dimora e mezzi propri di sostentamento; inoltre, per quanto assurdo, sarebbe necessario raddoppiare il numero dei tutori dell’Ordine, e infine, una maggior garanzia delle pene detentive. A questo riguardo ha detto bene il ministro della Giustizia Carlo Nordio quando ha recentemente affermato che i detenuti stranieri nelle nostre carceri dovrebbero scontare la pena nel loro Paese d’origine. Un suggerimento (ma pare non ancora una proposta) che al momento non è stato recepito da alcuno in quanto dopo tale affermazione è caduto il silenzio. Ora, io dico, essere italiani e andare all’estero e commettere reati e per uscirne “illesi” è sufficiente trovare anche un modesto appoggio per candidarsi alle Europee, credo che rasenti una sorta di blasfemia oltre che un insulto alle nostre Istituzioni e alla collettività. Mi sembra evidente che da questo esempio, sommato ad altri più o meno simili accampando il diritto di libertà, non può che generare emulazione ed conseguente incremento della criminalità. Da rilevare che da un po’ di tempo si è constatato che la “divisa” dei tutori dell’Ordine non rappresenta più un deterrente, anzi, spesso sono aggrediti con le conseguenze del caso e, intanto, i protagonisti del malaffare popolano le nostre città in tutti gli angoli e l’incolumità della brava gente è sempre più a rischio. Questa estensione criminosa non è un caso che abbia avuto inizio da quando sono state aperte le frontiere, ossia da circa trenta-quarant’anni a questa parte. E la politica, che pur dal proprio pulpito evidenzia tutto ciò, pare che non sia in grado di affrontare il fenomeno: per contro, però, se un onesto cittadino dovesse commettere anche una sola “innocente” e modesta inadempienza amministrativa, per gli effetti della burocrazia e della irrazionalità verrebbe perseguito; per non parlare poi degli innumerevoli errori giudiziari a causa dei quali, sono ancora molti coloro che languiscono in una cella con una miriade di conseguenze che si possono immaginare. Un ulteriore paradosso è che in tempo di vacanze, come quest’anno, il nostro Paese è invaso da turisti, in gran parte ignari di quanto potrebbe loro capitare all’angolo di una strada, anche in pieno giorno.

Considerando inoltre che vi sono persone che non tollerando un imprevisto che si può verificare in ambito sanitario, ad esempio, reagiscono pesantemente contro gli operatori sanitari. L’ultimo caso è accaduto recentemente a Palermo dove una paziente è arrivata in codice rosso per un infarto al pronto soccorso dell’ospedale; i medici hanno fatto di tutto per salvarla, ma la donna è morta, e non appena i sanitari hanno comunicato la notizia del decesso, i familiari della donna hanno danneggiato il pronto soccorso. Episodi come questo (e non è l’unico), paradossalmente non accadevano nemmeno nel Medioevo ed epoche successive, in cui l’ignoranza abbondava come la scarsità di mezzi e di ogni altro bene. Dicasi altrettanto in ambito scolastico, dove ogni tanto studenti (adolescenti) aggrediscono e scherniscono gli insegnanti per puro dileggio e divertimento… Ora, se tutto questo accade oggi in un Paese che vanta libertà e democrazia, io credo che qualcuno ai vertici debba porsi qualche domanda, e magari farsi aiutare (da chi?) per una eventuale risposta. Di questo passo, e in attesa di “tornare alla normalità”, io credo che i genitori delle ultimissime generazioni debbano preoccuparsi per i loro figli che, una volta superata la pubertà, sono anch’essi a rischio in quanto oggetto di attenzione di ogni atto criminoso. Concludo invocando (ma non pregando) chi siede al potere di darsi una mossa, magari rispolverando il vecchio detto “il bastone e la carota” (scevro da ogni atto di violenza), in caso contrario il nostro destino continuerà ad essere segnato… mettendo a dura prova il nostro desiderio-diritto di esistere. Un’ultima osservazione. Da un po’ di tempo si rievocano gli effetti deleteri dell’ultimo conflitto (parimenti a quello attuale all’interno dell’Europa), e ciò affinché tali realtà giustamente non siano da dimenticare; ma il non essere in grado di contrastare i mali attuali e tanto meno a prevenirli, mi sembra che la differenza per certi versi non sia molta!


 molta…!

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