LE DIFFICILI
ATTRIBUZIONI DI POTERE E COMANDO
Ruoli apicali nel
pubblico e nel privato, politica
compresa. Ma con quale obiettività di merito?
di Ernesto Bodini
Volendo fare un viaggio ideale tra tutti i personaggi che hanno fatto e fanno carriera sia in politica che all’interno delle P.A., viene da chiedersi se tali riconoscimenti siano tutti di merito, e soprattutto con quali modalità siano riconosciuti. E ciò vale anche per le attività private al cui interno, un po’ in tutti i settori, i svariatissimi gradi gerarchici si perdono all’infinito. Ma partiamo dai protagonisti della politica (che spesso determinano o condizionano le posizioni dei burocrati ambiziosi nella P.A.), parte dei quali più o meno titolati a livello accademico pur avendo a monte una propria attività, il più delle volte la interrompono per dedicarsi a quel filone che personalmente definisco la cordata dell’opportunismo, con l’obiettivo di rappresentare un ideale (c’è da crederci?) che si configura in una sigla di partito appartenendovi e, ovviamente, sperando di operare per almeno una Legislatura, con al seguito il vergognoso e tanto discusso vitalizio ai Senatori, il cui importo sommato ad una eventuale pensione precedente, è un’onta ai 6 milioni di poveri. Come dicevo, una volta raggiunto quello scranno in Parlamento, non è poi così scontato che l’uno o l’altro siano all’altezza del ruolo che rappresentano o dovrebbero rappresentare tant’è che, a parte quelli che scivolano sulla classica buccia di banana, ossia entrano nelle maglie della Giustizia a vario titolo come indagati e/o condannati (e in questi decenni non sono stati pochi), resta da stabilire quali competenze possono avere nel contribuire a deliberare una certa Legge, giacché potenzialmente bisogna intendersene sui svariatissimi aspetti della vita del Paese. E a questo riguardo va ricordato che quando si punta troppo in alto, raggiunta la vetta del monte (ruolo apicale del potere) si è a un passo dal precipizio. Ma di tutti i 600 Parlamentari che in gran parte pontificano e strimpellano a destra e a manca, quanti ad esempio hanno competenze in materia di Sanità, di Economia e Finanze, di Giurisprudenza, di Edilizia, di Processi Ambientali ed altro ancora? Io credo che se si dovesse fare loro un esamino su un certo argomento in fase di votazione di una Legge in merito, molto probabilmente una buona parte non lo supererebbe perché, detto per inciso, in politica come in qualunque altro ambito non esiste il tuttologo, ma purtroppo molti politici hanno questa presunzione… e molti elettori li sostengono anche in questa loro convinzione.
Commenti
Posta un commento