Eccesso di potere, inerzia e ipocrisia...

 

RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI OGGETTIVE E DOVEROSE 

Non mero allarmismo ma l’avere piena coscienza che il proprio diritto

di vivere è sempre più subordinato all’inerzia e all’ipocrisia di molti

di Ernesto Bodini

Sembra davvero inconcepibile che si continui a “decantare” la Costituzione (pur rispettandola) ed ogni volta con tanto di Inno nazionale quando, per contro, nessuno si preoccupa di sapere perché alcuni articoli della stessa non sono rispettati dalle Istituzioni. Una incoerenza ingiustificabile, anche per il fatto che il cittadino deve attenersi alla suddetta e a tutte le Leggi emanate dallo Stato. E anche per questo ci sarebbe da ridire non poco: quante e quali sono le Leggi non rispettate dalle stesse Istituzioni? Considerevole l’elenco, a cominciare dalla scarsa trasparenza, dalla condizione vincolante di avere una piattaforma online (che di fatto, detto per inciso, non è un obbligo), molte barriere architettoniche ancora esistenti, da alcuni anni è quasi sempre impossibile essere ricevuti da un qualunque responsabile di una P.A., Ministeri che non rispondono alle raccomandate del cittadino, in caso di diverbio tra un cittadino e un tutore dell’Ordine quasi sempre viene maggiormente creduto quest’ultimo, cittadini estremamente non abbienti privati di determinate assistenze, lungaggine eccessiva dei molti processi, per non parlare dei molti detenuti innocenti (le carceri sono sempre più sovraffollate e circa il 40% dei detenuti è di origine straniera), e potrei proseguire ad oltranza sotto “l’egida” della spesso inesistente uguaglianza... In merito alla inciviltà di molte persone si dà la colpa alla famiglia e alla scuola, ma non allo Stato: vedasi ad esempio la recente bagarre (12 giugno scorso in Parlamento), non certo un caso isolato da parte delle ultime generazioni di Parlamentari. Si nomina sempre lo Stato come entità ma va ricordato che sono gli uomini che lo compongono, sia fisicamente che con il loro comportamento…! Sono questi i buoni esempi di un “padre” di 59 milioni di figli? Del resto, da sempre, pancia piena non pensa a quella vuota (tra i nostri concittadini residenti i poveri sono circa 6 milioni). Contestualmente a tutto ciò bisogna fare i conti anche con l’informazione e la comunicazione sempre più incontrollate, a cominciare da molti tipi di spot pubblicitari, alcuni programmi televisivi di intrattenimento come pure la proiezione di filmati, spesso disdicevoli che vanno oltre la liceità tanto da favorire pensieri e atti di emulazione, a volte (per non dire sovente) con conseguenze lesive per la popolazione. E che dire degli interminabili infortuni mortali sul lavoro (tre al giorno), delle aggressioni al personale sanitario e dell’istruzione, che proprio lo Stato non riesce a contenere e tanto meno a prevenire? Scendendo nel particolare del dramma umano, come mai non si riesce a fermare (ma meglio sarebbe prevenire) l’escalation dei femminicidi, e più in generale non si è tutelati per la propria incolumità ed è a rischio quotidiano la propria vita? Per non parlare anche delle molte calamità naturali, ivi compresi i molti siti intrisi di amianto ancora da bonificare (nonostante la Legge che ne ha vietato la produzione risalga 1l 1992). Questi eventi si potrebbero in gran parte prevenire, come sarebbero da prevenire tutti i reati contro il patrimonio: gravi danni ai beni comuni come monumenti, strade, edifici pubblici e privati, etc. Sono sempre stato dell’idea che il nostro Paese ha sempre dedicato più attenzione alla repressione che alla prevenzione, tant’è che ricorre sempre il detto popolare, per nulla retorico: “È inutile chiudere le stalle quando i buoi sono scappati”. Sarebbe anche utile sapere perché non ci si prodiga abbastanza per far prevalere il bene sul male e a questo riguardo, a mio modesto avviso, il continuo riconoscere encomi a destra e a manca non è certo sufficiente per “indurre” certe menti umane a comportarsi civilmente e nel rispetto di tutti. E poiché la libertà della persona è certamente inviolabile, al tempo stesso l’abuso della stessa porta la persona a ritenere lecito ciò che è illecito.


Ecco, allora, che ci vorrebbe un sistema politico-gestionale fatto di poche persone, e soprattutto dotate di indole filantropica, incondizionata da ogni ideologia politica per quanto democraticamente, per certi versi, necessaria. E poi, ci siamo mai chiesti perché il nostro Paese, peraltro ricco di meraviglie, è caduto così in basso soprattutto da tre-quattro decenni a questa parte? Quali le cause? Per concludere vorrei richiamare l’attenzione sul tema della Sanità pubblica, un diritto che seppur sancito dalla Costituzione e garantito dalla Legge 833/1978, sta evolvendo al peggio con conseguenze gravi per molti cittadini. Quanto sinora espresso per taluni sembra essere scontato e fin troppo semplicistico, ma a ben considerare non ci sono margini di ottimismo che possano far intravedere una inversione di tali realtà. E a questo punto mi chiedo se potenzialmente stiamo vivendo una realtà “simil-socratica”, perché se così fosse, per molti di noi ci sarebbe sufficiente cicuta: una metafora, ovviamente, che alla luce dei fatti quotidiani rende fin troppo bene l’idea! Ma il mio cuore lacrima soprattutto per le fasce più deboli e indifese, in parte persone sole, che forse attendono la propria fine chiedendosi il perché di tali assurdità e ingiustizie; e questa non è retorica e nemmeno stoicismo, ma una constatazione che indurrebbe ad esprimere quel fatidico “j’accuse” contro i propri simili che, per eccesso di ambizione al potere e la presunzione di saper fare, hanno decretato (e decretano) il nostro destino disattendendo le leggi Divine, e soprattutto il buon senso che forse, proporzionalmente, non è invece mancato ai primitivi! Del resto, come sosteneva il filosofo e politico irlandese Edmund Burke (1729-1797). «Quanto più grande è il potere, tanto più pericoloso è l’abuso».

 

 

 

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