ALLARMANTI PREOCCUPAZIONI
Una società in declino vertiginoso in cui la vita umana
sta perdendo continuamente ogni valore, fisico e morale
di Ernesto Bodini
Da
molto tempo leggo molto, con particolare interesse argomenti scientifici,
culturali e di scienze sociali. Quest’ultimo argomento riguarda tutto ciò che
accade tra gli esseri umani, e rilevo che nonostante ci siano esempi di buone
azioni e quindi di generosità, sono sempre più in aumento episodi di violenza
ai danni delle persone e del patrimonio. La delinquenza sta dilagando un po’
ovunque, paradossalmente anche all’interno delle carceri dove ogni azione
negativa dovrebbe essere contenuta e/o repressa… ma non è così e, per giunta,
da un bel po’ di tempo…, per non parlare poi delle migliaia di detenuti
innocenti che non riescono a dimostrare la propria innocenza. E anche se i
nostri governanti ne prendono atto, unitamente alle Forze dell’Ordine e agli
esponenti di Legge, la recrudescenza degli eventi di cronaca (nera e
giudiziaria) in ogni dove dilaga in modo incontenibile. Eppure le Leggi ci
sono (ma purtroppo non sempre uguali per tutti, sic!), come pure i mezzi per
applicarle, ma a quanto pare ciò non basta! Non sarebbe quindi il caso di
dedicare (e con urgenza) approfonditi studi per capire le cause di questo
fenomeno caratterizzato dall’odio volto a sopprimere il prossimo, spesso anche
per banali motivi? Come assiduo lettore e attento osservatore-divulgatore delle
tematiche sociali sinora non ho letto studi in merito a questi problemi, se non
le solite retoriche affermazioni: «… la
nostra società è priva di valori», «le
famiglie sono sempre meno presenti», «le
Istituzioni non sono sufficientemente adeguate nel loro agire», «bisogna intervenire affinché certe azioni non succedano», etc.; ma nessuno
che ipotizzi che tra le cause vi è il progresso sempre più veloce e
coinvolgente, l’eccesiva liberalizzazione dei costumi (inclusa la ridotta censura),
e quindi l’eccessivo permissivismo, la pubblicità dalle fin troppe esplicite e
imponenti performance, la proiezione di filmati di sesso e violenza sono sempre
più ricorrenti tanto da creare facili emulazioni, conseguenze queste, che stimolano negli
adolescenti e adulti, quella sorta di “sete vampirica” che non di rado è
appagata dalla aggressione agli insegnanti, al personale sanitario, al clochard
di turno o all'ignaro passante. Se poi si vogliono aggiungere le centinaia di
infortuni sul lavoro e in parte decine di vittime, pazienti costretti a
rinunciare alle cure per carenze varie del SSN, c’è da ipotizzare che la nostra
società è destinata ad estinguersi considerando nel contempo i decessi precoci
per causa di malattie e il tasso di natalità che non tende a rialzarsi. E non
mi si dica che questa esposizione (peraltro sintetica) è mero pessimismo,
perché in tal caso è come negare irresponsabilmente un’evidenza. Del resto, va
ricordato, la storia insegna che il declino inizia con l’eccessiva prosperità.
Ed è troppo presuntuoso ed “incauto” sostenere
(come si evince dai quotidiani del 28 aprile) lo slogan: «L’Italia cambia l’Europa», lo stesso
andrebbe totalmente rivisto giacché prima di cambiare l’Europa è urgente cambiare
l’Italia, con tutti i suoi problemi parte dei quali su descritti. Inoltre, si
includa la posizione discriminatoria di una massima autorità militare,
personaggio assai discusso il quale sostiene che le persone disabili occorre
metterle in classi separate dalle persone capaci di correre veloci; e guarda caso, avendo suscitato feroci
polemiche pare si difenda sostenendo che la sua affermazione sia stata…
snaturata. Quindi, a parer mio, per tutte queste ragioni non abbiamo nulla da
insegnare all’Europa, e tanto meno cambiarla, cominciando a far rispettare
determinati articoli della nostra Costituzione!
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