L’EVOLUZIONE DELLA SOCIETÀ SEMPRE PIU
INCONTROLLATA…
Non si fa ancora abbastanza per prevenire o porre un freno al disprezzo tra esseri
umani e oggi, come ieri, la vita umana e animale rimane con il suo alone di mistero
di Ernesto Bodini
Reati cruenti di varia entità e femminicidi stanno
esplodendo e sembrano essere incontenibili, nonostante leggi repressive,
indignazione della popolazione, qualche impegno di questa o quell’area politica
per cercare di arginare il fenomeno. Ma ciò nonostante l’escalation sembra
prevalere in ogni modo e le conseguenze non solo sono assai preoccupanti ma
disastrose… Ecco lo scorcio di questa nostra società (peraltro non solo
italiana) che, senza freni inibitori, prosegue nel suo cammino esistenziale
come se la vita delle persone per molti valga meno della vita stessa. Non è un
gioco di parole e ciò sta a significare che viviamo in un’epoca in cui il
paradosso fa parte del progresso, e non c’è mente illuminata che sappia
suggerire una strategia di inversione di questo abominevole fenomeno; come se
studi e ricerche avessero trovato un muro invalicabile. Personalmente, pur non
avendo alcun titolo autorevole in merito, mi permetto di entrare in questo
contesto cercando (per mia buona volontà) di intuire un qualche spunto che ha
dato origine a questo modus vivendi deleterio, tale da concepire la vita umana
(e animale) non una essenza della Natura, ma una sorta di regalia della stessa
di cui impadronirsi e farne ciò che si vuole. Si dirà che ogni epoca ha
accumulato ogni sorta di “assurdità umane” e ciò è vero, ma al tempo stesso con
l’evoluzione delle conoscenze e dei moltissimi mezzi di comunicazione, l’Uomo a
mio avviso ha inteso sostituirsi a chi avrebbe ideato l’immensità del Creato,
se non anche negandone l’esistenza. Ma la si intenda come si vuole, l’Essere
umano e tutte le forme viventi sono venute alla luce senza distinzione, semmai
questa l’ha voluta l’uomo avendo libertà di azione originata dal pensiero, la
cui estensione purtroppo non ha alcun limite… Volendo focalizzarci sulla
violazione fisica e morale dei nostri simili ad opera di persone perverse ma
sane di mente, ad eccezione di coloro che sono affetti da reali turbe mentali,
possono esistere diverse componenti che dettano tale azione la cui ricerca
sarebbe non solo meticolosa ma di non semplice composizione; tuttavia,
tralasciando pregresse epoche storiche che ci hanno preceduto, in tempi più
moderni possiamo individuare tra le cause “responsabili” gli eccessi di
determinate libertà in fatto di comunicazione, legislazioni non del tutto
adeguate e in non pochi casi anche esempi di intolleranza. E stando così le
cose, come si può parlare di prevenzione? Oggi, rispetto a ieri, è sempre più
facile delinquere tanto che le varie leggi non hanno più il potere di
deterrente, e la non certezza della pena per gli autori dei reati è una sorta
di passepartout per la libera uscita da una restrizione a breve scadenza… e
libertà di recidivare.
Approfondendo l’abominevole azione umana che si
appropria della vita altrui necessita ancora oggi, se non più di prima,
l’approfondimento per quanto possibile della psiche di tali soggetti che
sappiamo essere invalicabile, ma al tempo stesso vanno colti tutti quei segnali
(anche i più insignificanti) che farebbero presagire un’azione inconsulta di
questa o quella persona anche, se non è detto, che ciò sia sufficiente per
prevenire un misfatto. Vorrei proseguire chiamando in causa ogni mezzo di
comunicazione, la cui prepotenza messaggiativa in taluni casi riesce a
penetrare nella mente di determinate persone, tant’è che non a caso si continua
a produrre filmati di azione violenta, e spot pubblicitari che (non a caso)
nella maggioranza dei quali la donna è sempre in primo piano… con espressioni
gestuali apparentemente innocenti ma che a volte non lasciano spazio alla
immaginazione… Da questo punto di vista si dice che la donna da sempre è
considerata oggetto di desiderio e quindi di peccato, e anche se non è certo
una ragione per farle del male o addirittura sopprimerla, non bisogna
sottovalutare che certe sue “performance” stimolano e disturbano menti deboli
(peraltro in aumento), o ancorché malate, con la presunzione (di chi produce le
proposte) di combattere determinati tabù… Ciò non corrisponde al vero perché è
proprio in ragione dell’azione “arbitraria” del pubblicitario di lavorare con
estrema fantasia con la scusa di suggerire al committente come presentare e
vendere un prodotto, mentre per raggiungere la mente del potenziale acquirente
(senza invadenza) occorrono sensibilità, cultura, etica e rispetto con un
minimo di pudore nei confronti dell’essere umano, soprattutto se donna. Ma
purtroppo, come ripeto, la mente umana va oltre, specie se con fini anche
commerciali, perché in non pochi casi trova appagamento nel ledere corpo e
dignità anche dei minori (infanzia e adolescenza), la cui vulnerabilità, come
anche quella della donna, è agente appagante della mente più contorta e
perversa. Una ulteriore considerazione va fatta anche per l’avversione nei
confronti di chi appartiene ad una “sessulità non naturale”, e a chi è di
origini etniche diverse, ulteriore fenomeno che sta esplodendo soprattutto in
questi ultimi decenni. Tutto ciò rientra naturalmente in quella parte di
misteri che l’uomo non riuscirà mai a svelare, e forse è anche per questa
ragione ancestrale che la dimensione umana rappresenta un costante ostacolo per
il raggiungimento della razionalità, come la intendiamo o come vorremmo
intenderla.
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