Il panorama delle gallerie torinesi

 

IL PANORAMA DELLE GALLERIE D’ARTE TORINESI

È in sensibile ripresa l’attività artistica con le proposte della galleria Febo e Dafne 

di Ernesto Bodini

Anche nel capoluogo piemontese da un po’ di tempo iniziative culturali e in particolare quelle artistiche stanno riaffiorando. E questo non solo a seguito del quasi finale periodo pandemico, ma anche per gettarsi alle spalle quella povertà di iniziative che ha caratterizzato il palcoscenico artistico-culturale piemontese. Tra queste realtà sta riprendendo a pieno ritmo l’attività della galleria d’Arte Moderna e Contemporanea torinese Febo e Dafne (Via Vanchiglia 16 bis - interno cortile – www.febodafne.orgfebodafne@gmail.com), diretta dalla presidente Gabriella Garelli (nella foto), fondata nel 2015 avendo raccolto l’eredità della galleria Dieffe. Una sorta di proseguimento a pieno titolo che ben onora il panorama artistico e culturale torinese, e non solo, richiamando giovani artisti al loro esordio ma anche affermati autori delle più svariate discipline ed espressioni artistiche: pittura, scultura, fotografia, arti visive, teatrali e musicali, incluse presentazioni di opere letterarie e conferenze-dibattito. Insomma, un work progress a tutto campo per valorizzare ogni espressione artistica che non sia fine a se stessa; ovvero, una “riapertura” che si riappropria dei suoi spazi, proprio grazie alla intraprendente e poliedrica gallerista torinese, in grado di dare “ristoro” per l’animo sia degli autori-artisti che del pubblico fruitore. Si intravede quindi un futuro in cui «ognuno di noi – sottolinea la Garelli – ha una parte creativa che ha bisogno di esprimersi, proprio perché dà nutrimento all’anima, e ogni forma di Arte è ciò che si sente: emozioni, il contemplare l’insieme e gli accostamenti dei colori (sia espressi nelle tele o su carta fotografica); e per questo la nostra galleria ha intrapreso un percorso finalizzato ad ogni manifestazione artistica». Nel frattempo si sono aperte mostre ma che hanno avuto il noto periodo di restrizione, e nella attuale ripresa ben si è imposta (appena conclusa) la collettiva “Limbo” di giovani dell’Accademia Albertina quali Marco Curiale, Francesca Fiordelmondo, Dalila Boualoua e Annamaria Nicolussi Principe, a cura di Carina Leal in collaborazione con l’associazione Gheddo; esposizione preceduta dalla personale di Pier De Felice, un artista a dir poco fantasioso con i suoi assemblaggi realizzati con materiale povero recuperato un po’ ovunque, sino a creare un risultato estetico unitario con effetti ipercromatici, veri e propri design dall’impatto estremo e penetrante, quasi a considerarli “opere” per le nostre pareti… Dal 21 marzo e sino al prossimo 22 aprile è in corso una collettiva di tre autrici: Martina Di Trapani, Nadia Kuprina e Mariarosaria Stigliano; un trittico al femminile accomunato da diversi modi di trasmettere la propria sensibilità nell’uso della pittura ed altro, come pure i personali approcci alla materia e alle diverse tematiche.

Uno scorcio interno della Galleria

La loro sensibilità non rispecchia solo l’estro femminile ma anche la intrinseca proprietà nell’esprimere la propria arte, frutto di studi accademici e di ricerca sino a rasentare quella intimità umana che si perde nel tempo: quotidianità, ricordi e sentimenti compongono le pagine del rispettivi diari di vita. Queste, come altre proposte in divenire, richiamano la poca attenzione all’educazione all’Arte, un richiamo un po’ “vintage” di cui c’è un gran bisogno del suo ritorno, soprattutto per i giovani, trasmettendo loro quanto c’è dietro ad un’opera (a volte sofferta); oltre a stimolare la sensibilità dei fruitori (neofiti o meno) con l’invito a frequentare gallerie e spazi d’arte, incontrare artisti per far proprio quel loro saper essere e saper fare, documentandosi di volta in volta (le fonti non mancano) e ricostruire il proprio bagaglio culturale. E non si può sottacere che in questi ultimi anni si è perso il senso della bellezza, ossia quel bello non solo perché piace ma anche perché esprime il valore di un’estetica che il più delle volte si commenta da sé. Attualmente alla galleria torinese sono in previsione laboratori di pittura e fotografia, teatro, musica, presentazioni letterarie ed altro ancora: un word progress tanto atteso in grado di ospitare idee nuove, e perché no, la nascita di nuovi talenti.

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