TERZA LETTERA APERTA A VLADIMIR PUTIN
Egregio
Signor Putin,
a breve sarà quasi un anno dall’inizio del
conflitto Russia/Ucraina da lei “innescato” chissà per quali reali ragioni, o
magari le conosciamo. Infatti non è necessario vivere nei due Paesi per
recepire che alla base di tale conflitto primeggiano questioni di potere, di
confini, di orgoglio ed altro ancora… Questo protrarsi ha sinora causato molti
decessi, feriti, invalidi ed immani distruzioni che i mass media internazionali
ci documentano con filmati e commenti tutti i giorni. Assistere allo strazio
incontenibile delle rispettive popolazioni è umiliante anche per noi che siamo
al di fuori del vostro contesto, anche se non sono poche le conseguenze di
ricaduta a livello internazionale. Per quanto lei sia sempre più determinato
all’offensiva, e i suoi oppositori ancor di più per difendere il diritto di
indipendenza e la propria incolumità, io credo che la sua coscienza è come un
contenitore che può solo ospitare colpe e rimorsi non fosse altro che
accumulare tante croci con e senza nome; tutti suoi (e nostri) fratelli che
nulla le hanno fatto in prima persona e, come sempre accade in epoca di
conflitti bellici, a pagarne le conseguenze oltre ai militari sono le vittime
civili di qualunque età. Nel mondo, da sempre, c’è chi lotta per difendere la
dignità e la salute umana e c’è chi le distrugge. A questo riguardo vorrei
rammentarle che il marzo prossimo ricorrerà il 30° anniversario della morte del
prof. Albert Bruce Sabin (1906-1993), lo scienziato polacco naturalizzato
statunitense che con il suo vaccino sconfisse la poliomielite. Ebbene, le
rammento che la Russia fu uno dei primi Paesi a beneficiare (gratuitamente) del
vaccino antipoliomielitico, il cui esito si manifestò con una sensibile
riduzione dei casi. Questo episodio storico dovrebbe indurla a riflettere
inserendolo nella sua memoria storica e di coscienza, dalle quali ci viene il
dovere di rispettare e difendere la vita del prossimo e, anche se può sembrare
retorico ribadire che da quando esistono, gli esseri umani sono soggetti a
“convivere” in eterno conflitto tra di loro per una serie infinita di cause e
ragioni. Ma per fortuna e per equilibrio della specie, non tutti sono inclini
alle più assurde nefandezze come ci ricordano i molti capitoli della Storia, di
conseguenza sarebbe doveroso da parte sua e di quanti sono al suo seguito,
considerare gli esempi più significativi che hanno determinato e determinano un
rapporto di pace e progresso tra i popoli. Ora, se in questi undici mesi di conflitto
si volessero evidenziare anche danni e costi (e alcune conseguenze indirette a
livello internazionale), il peso sulla sua coscienza io credo che sarebbe
incontenibile, e voglia Iddio concederle il beneficio del perdono a condizione
di un suo pentimento, e con l’impegno di lasciare in eredità disposizioni e
mezzi per la ricostruzione della personalità umana e di tutti i beni che lei ha
sottratto, non solo ai suoi “avversari” ma anche ai suoi stessi connazionali.
Le rammento, infine, che il Prof. Sabin rese disponibile il suo vaccino a
titolo gratuito per l’umanità, rinunciando a brevettarlo. Un gesto
filantropico, come di pochi altri nella storia, che anche un capo di Stato (anche
se politico) dovrebbe considerare. almeno idealmente, in quanto nulla gli vieta
l’essere “più umano” e al servizio della collettività, mettendo da parte
dispotismo, arrivismo e quel fatuo senso di onnipotenza. Vede, signor Putin, personalmente
traggo sempre ottimi spunti dagli avi più saggi, come il nostro concittadino
europeo Jean-Baptiste
Poquelin (Molière – 1622-1673), il quale
sosteneva: «Non è solo per quello che facciamo che siamo ritenuti responsabili,
anche per quello che non facciamo». Le auguro una buona riflessione e invio distinti saluti.
Ernesto Bodini (giornalista, biografo e
opinionista: in vita e per la vita)
THIRD OPEN LETTER TO VLADIMIR PUTIN
Dear Mr Putin, it will soon be almost a year since the beginning
of the Russia/Ukraine conflict that you "triggered" for who knows
what real reasons, or maybe we know them. In fact, it is not necessary to live
in the two countries to understand that the basis of this conflict is dominated
by questions of power, borders, pride and much more ... This protracted state
has so far caused many deaths, injuries, invalids and immense destruction that
the international mass media document for us with footage and commentary every
day. Witnessing the uncontainable agony of the respective populations is
humiliating even for us who are outside your context, even if there are many consequences
on an international level. Although you are increasingly determined to go on
the offensive, and your opponents are even more determined to defend the right
to independence and personal safety, I believe that your conscience is like a
container that can only house guilt and remorse, if only to accumulate many
crosses with and without names; all of her (and our) brothers of hers who
personally did nothing to her and, as always happens in times of war conflicts,
civilian victims of any age pay the consequences as well as the military. In
the world, there have always been those who fight to defend human dignity and
health and there are those who destroy them. In this regard, I would like to
remind you that next March will be the 30th anniversary of the death of prof.
Albert Bruce Sabin (1906-1993), the Polish scientist naturalized in the United
States who defeated polio with his vaccine. Well, I remind you that Russia was
one of the first countries to benefit (free of charge) from the polio vaccine,
the result of which was manifested in a significant reduction in cases. This
historical episode should lead you to reflect by inserting it in your
historical memory and conscience, from which we have the duty to respect and
defend the life of others and, even if it may seem rhetorical to reiterate that
since they have existed, human beings are subject to " live together” in
eternal conflict with each other for an infinite series of causes and reasons.
But fortunately and for the balance of the species, not everyone is prone to
the most absurd atrocities as the many chapters of History remind us,
consequently it would be a duty on his part and on those who follow him, to
consider the most significant examples that have determined and they determine
a relationship of peace and progress between peoples. Now, if in these eleven
months of conflict damages and costs were also to be highlighted (and some
indirect consequences at an international level), the weight on your conscience
would be uncontainable, and may God grant you the benefit of forgiveness on
condition of your repentance, and with the commitment to leave a legacy of
dispositions and means for the reconstruction of the human personality and of
all the goods that you have stolen, not only from your "adversaries"
but also from your own compatriots. Finally, I remind you that Prof. Sabin made
his vaccine available free of charge to humanity, renouncing to patent it. A
philanthropic gesture, like few others in history, that even a head of state
(even a political one) should consider. at least ideally, as nothing prevents
him from being "more human" and at the service of the community,
putting aside despotism, careerism and that fatuous sense of omnipotence. You
see, Mr Putin, personally I always draw excellent ideas from the wisest
ancestors, such as our fellow European citizen Jean-Baptiste Poquelin (Molière
– 1622-1673), who maintained: «It is not only for what we do that we are held
responsible, for what we don't do." I wish you a good
reflection and I send you best regards.
Ernesto Bodini (journalist,
biographer and commentator: in life and for life)
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