UNA
REGINA CHE TUTTI AVREMMO VOLUTO AVERE COME SOVRANA
Sua
Altezza Reale Elisabetta II ha lasciato il Suo regno e soprattutto
questo
mondo. A noi il dovere di meritare la Sua nobile eredità…
di
Ernesto Bodini
Si sa che la vita umana è tanto apprezzabile
quanto effimera, e questo include tutti, comprese le monarchie o, per meglio
dire, i suoi esponenti per diretta o indiretta successione. Non sono un esperto
di monarchie, ma mi sono sempre chiesto quanta importanza si debba loro,
soprattutto in questa ultima era in cui ha preso il sopravvento la
globalizzazione, la libertà di pensiero e di costumi, oltre alle innumerevoli
possibilità di conoscere la storia dei vari popoli e la loro evoluzione nei più
diversi contesti politico-culturali. Ciò premesso, credo sia doveroso, anche da
parte mia, volgere un pensiero a suffragio per la morte della Regina Elisabetta
II (1926-2022), che ha regnato in Inghilterra per ben 70 anni. Un vero e
proprio “record” che ha onorato con saggezza, diplomazia e grande senso
dell’umanità sia verso i suoi sudditi che verso tutti i referenti di rango a
livello internazionale. Una regina a “tutto tondo” che nessuno può smentire,
nonostante alcune tappe della sua esistenza siano state “turbate” da eventi soprattutto all’interno della Sua
famiglia. Il Suo apparire in pubblico con vestiti eleganti e dai vivaci colori
(si dice per essere facilmente notata dalla folla per via della Sua statura modesta),
e mai privo di quel sorriso coinvolgente e forse anche un po’ materno. Possiamo
tutti immaginare che i Suoi numerosissimi impegni l’abbiano arricchita in ogni
senso, ma al tempo stesso chi le è stato accanto: famigliari, biografi,
collaboratori e politici, che hanno potuto godere i migliori aspetti della Sua
personalità, un privilegio che avendolo apprezzato costituisce una rara
eredità. Proprio perché “distante” dalla Sua realtà non è mia intenzione proseguire
oltre, in quanto rischierei di “scopiazzare” quanto tanti si sono dedicati alla
sua biografia; perciò mi limito con queste poche righe a manifestare pubblicamente
un pensiero ed una espressione di cordoglio, seppur ideali, nella mia intima
certezza che dove sarà accolta potrà
ancora “regnare” vegliando sui Suoi familiari e sui suoi sudditi, nella
speranza di un rifiorire della nazione che Le ha dato i natali, e che tutti i
Paesi che l’hanno conosciuta ed accolta facciano tesoro di quanto da Lei
tramesso: un’eredità che si può meritare se il buon senso, la razionalità e la
saggezza sapranno prevalere su ogni forma di antagonismo in una politica non
necessariamente di matrice monarchica. Ecco, queste sono le mie umili e
semplici considerazioni con ideale vicinanza per augurare alla Sovrana, un secondo
impegno ospitata nel Giardino dell’Eden.
A
QUEEN THAT WE ALL WISHED TO HAVE AS A SOVEREIGN
Her
Royal Highness Elizabeth II left her reign and above all
this
world. We have the duty to deserve her noble inheritance ...
by Ernesto Bodini
(journalist and biographer)
It is known that human life is as valuable as it
is ephemeral, and this includes everyone, including monarchies or, better said,
its exponents by direct or indirect succession. I am not an expert on
monarchies, but I have always wondered how much importance we owe them,
especially in this latest era in which globalization, freedom of thought and
customs have taken over, as well as the countless possibilities of knowing the
history of the various peoples and their evolution in the most diverse
political-cultural contexts. Having said that, I think it is right, also on my
part, to turn a thought to suffrage for the death of Queen Elizabeth II
(1926-2022), who reigned in England for 73 years. A real "record"
that she honored with wisdom, diplomacy and a great sense of humanity both
towards her subjects and towards all international level representatives. An
"all-round" queen that no one can deny, despite some stages of her
existence having been "troubled" by events especially within her
family. About her Her appearing in public with elegant clothes and bright
colors (she is said to be easily noticed by the crowd due to her modest
stature), and never without that engaging and perhaps even a little maternal
smile. We can all imagine that your numerous commitments have enriched you in
every sense, but at the same time those who have been close to you: family
members, biographers, collaborators and politicians, who have been able to
enjoy the best aspects of your personality, a privilege that having appreciated
it constitutes a rare inheritance. Precisely because "distant" from
her reality it is not my intention to continue beyond her, as I would risk to
"swindle" how many have dedicated themselves to her biography;
therefore I limit myself with these few lines to publicly manifest a thought
and an expression of condolence, albeit ideal, in my intimate certainty that
where it will be welcomed you will still be able to "reign" watching
over your family and subjects, in the hope of a flourishing of the nation that
gave her birth, and that all the countries that have known and welcomed her
will treasure what you have handed down: a legacy that can be deserved if
common sense, rationality and wisdom will prevail over every form of antagonism
in a politics not necessarily of a monarchical matrix. Here, these are my
humble and simple considerations with ideal closeness to wish the Sovereign a
second commitment hosted in the Garden of Eden.
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