TENUE LUCI ED OSCURE OMBRE CALANO SUL GENERE UMANO
Diritti e tutele sono ormai al confine per perdersi nell’oasi del mancato rispetto
di Ernesto Bodini
Nei casi in cui un fiume è
avvelenato si dice che vi è una moria di pesci, nei casi in cui un Paese è
infangato da ingiustificata tolleranza e inefficienza si dice che vi è una
moria di persone. A mio avviso è un paragone che regge, e non poco, vista
l’escalation di decessi per cause di lavoro e dei femminicidi in particolare.
Ma per porre freno a queste morie quasi quotidiane è il caso di essere
magistrati, avvocati, giuristi e quant’altro ancora? E le leggi al riguardo
sono sufficienti o presentano delle lacune? Chi sopravvive a questi episodi
solitamente gli sentiamo dire: «Non
doveva succedere, si sapeva fin da troppo tempo che prima o poi…»; oppure: «Bisogna fare in modo che non succeda ad
altri quello che è successo a noi», etc. E quasi tutti, di fronte ad una
telecamera, dicono di avere fiducia nella Magistratura… purché faccia il suo
corso; ma nonostante questo “perverso” ottimismo le cose non cambiano, anzi,
peggiorano al ritmo della quotidianità. E allora, dove sta il dilemma? Bisogna
essere necessariamente dei commentatori politici (accreditati e prezzolati) per
fare le opportune considerazioni e/o proposte con una visione di miglioria? I
cosiddetti opinionisti di bandiera, come
credo di poterli definire, sono più o
meno i soliti, quelli che vengono invitati a far salotto (spesso incentivati,
ancorché legati a quel carro editoriale o di partito) per esprimere giudizi e
pareri anche con una certa veemenza, quasi narcisistica ed esibizionistica e
non di rado sottolineata dal conduttore-moderatore del momento, altrettanto
orientato e prezzolato. In tali occasioni i dibattiti si fanno particolarmente
accesi perché ognuno vuole prevalere sull’altro, tanto che la comunicazione
diventa incomprensibile e alla fine del dibattitto si attesta il nulla di
fatto. Quindi, oltre alla retorica che fa da filo conduttore, seguita dalla
ipocrisia, nessuno ha portato una ipotetica soluzione, o parvenza di tale, e gli
effetti della moria umana continuano a
perpetuarsi nel tempo. C’é chi vanta il fatto che abbiamo leggi democratiche e
moderne e quindi all’avanguardia, e chi ancora difende la Riforma del Codice di
Procedura Penale (datata 1989) che, come sempre ricordo, fu definita, a
ragione, ed è, una riforma tradita! Se volessimo parafrasare il titolo
dell’autorevole opera “Dei delitti e
delle pene” di Cesare Beccaria (1738-1794), ci sarebbe da suggerire “Pene e delitti uno scotto da pagare per
sopravvivere”; una sorta di affiancamento forte ma palesemente rispondente
alla realtà d’oggi. Rispetto al giurista e filosofo milanese, strenuo oppositore
della pena di morte, io credo che oggi nessun illuminato saprebbe ergersi a
paladino per garantire il rispetto dei diritti umani: la nostra era è costellata
da una miriade di fazioni politiche e di asserviti ai poteri palesi ed occulti,
la cui esistenza ostacola ogni proponimento per il mantenimento e/o difesa
della vita umana. Inoltre, quelli che soccombono non sono soltanto le vittime
dell’incidente o del misfatto, ma anche i suoi eredi e, a ricaduta, anche il
resto della collettività. In buona sostanza, alla luce di queste constatazioni,
sono convinto che di questo passo non vi sarà alcuna miglioria per tutelare la dignità
e la vita umana, anche perché, non dimentichiamo, il nostro Sistema non prevede
(eccetto rarissime eccezioni) alcuna forma di prevenzione mentre, al contrario,
si predilige e si insiste solamente sulla repressione di un misfatto… qualunque
esso sia. Va da sé che in tutti i casi ogni sopruso va comunque denunciato
sempre e possibilmente in tempo reale, ma bisognerebbe avere l’accortezza di
evidenziare nella denuncia l’ipotetica responsabilità (sia pur indiretta) del
Sistema qualora la mancata prevenzione abbia “facilitato” l’esecuzione di questo
o quell’atto criminoso lesivo alla propria persona. Tale riferimento, bene
inteso, non è ad alcuna persona, ma alla Istituzione giuridica da individuarsi
in seguito…, anche se in più occasioni servirà a poco o a nulla…!
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