SEMPRE PIÙ DELETERIA LA MISERIA UMANA
Anche oggi, in piena crisi pandemica, le guerre fratricide non
si
risparmiano: ennesima dimostrazione che l’uomo non si smentisce mai
di Ernesto Bodini
Amarezza, sconforto,
disperazione, privazioni, rinunce ed altro si potrebbe ancora aggiungere come
conseguenza dello scempio umano e, dire che quasi sempre si tratti di guerra
tra poveri, mi sembra un assurdo eufemismo. A cosa mi riferisco? È presto detto.
Evidentemente non sono bastati gli eterni conflitti e le diverse guerre a
“rinsavire” l’uomo, come pure gli immani e deleteri capovolgimenti della
Natura, e nemmeno le moltissime malattie che lo affliggono da quanto è comparso
sulla Terra. Eppure, come se fosse scontato, con tutte le sue generazioni
totalizzando una presenza ultra millenaria di oltre 107 miliardi, il suo
comportamento spesso irrazionale che di umano ha sempre meno (eccezioni a
parte), continua irreversibilmente. Anche questo evento pandemico non lo vede
unito nella solidarietà, sempre più distanti gli uni dagli altri a causa del
materialismo d’ogni sorta, e del denaro in particolare che stanno a dimostrare
quanto la vita umana valga sempre meno dal punto di vista etico-esistenziale e
spirituale… Nel corso dei secoli abbiamo assistito a notevoli progressi della
Medicina e della Tecnologia, ed ovviamente ad emancipazioni culturali, che
hanno contribuito alla crescita dell’Essere umano debellando molte malattie e
favorendo molte agiatezze; ma nello stesso tempo, anche a conseguenze deleterie
sia in tema di salute che di crescita, una sorta di passi all’indietro
continuando a mantenere quelle distanze tra i diversi ceti sociali, così da
accrescere una discriminazione senza fine… nemmeno di fronte alla malattia e
alla morte. È un copione che si ripete, e forse non c’é nemmeno da stupirsi, e
a nulla o poco servono quegli esempi di buona volontà per risalire la china ed
avere tutti una vita più accettabile. E oggi, che questa pandemia sta decimando
centinaia di migliaia (e a breve decine di milioni) di persone, il “quadro
umano” si presenta sempre più negativo poiché le conflittualità non hanno
limiti di espressione un po’ ovunque. Ne sono esempio le rivalità tra politici,
associazioni, opinionisti, esperti della comunicazione, cattedratici clinici e
persino prelati; tutti a vario titolo vogliono primeggiare per meriti di
conquiste, poteri, visibilità e, manco a dirlo, arricchendo le proprie tasche.
Ma è questo il mondo adatto all’Uomo? Oppure è lui che non si adatta alle
ragioni per cui è stato creato? Non intendo certo sconfinare nella Teologia e
nemmeno nella Filosofia, materie che non sono di mia pertinenza; ma poiché il
bene e il male hanno sempre fatto la differenza, verrebbe da chiederci perché
ogni aspetto negativo della vita tende a prevalere prepotentemente sugli
aspetti positivi, che tra l’altro non sono pochi? Il lettore mi giudicherà
puerile e retorico, ma a mio avviso è bene che ciascuno spolveri la propria
coscienza e, di tanto in tanto, si interroghi sulle finalità esistenziali.
Sicuramente non troverà risposte, ma altrettanto certamente il mistero che ci
avvolge dovrebbe indurci a considerare maggiormente il bene comune, poiché in realtà nessuno è diverso da
un altro… nel modo più assoluto. Quindi, finché ogni essere vorrà prevalere su
un altro, non ci sarà nessun termine di conflitto o di alcuna pandemia: i
troppi interessi capitanati dal denaro, renderanno l’uomo inferiore alle altre
specie (animali) e le conseguenze peggiori privilegeranno i più poveri e i più
deboli, confinandoli nella sperduta oasi dei diseredati, degli esclusi, degli
esseri inferiori. Tutto ciò è quanto si ritine di più scontato? C’é da
scommetterci perché tutti i nodi vengono al pettine: non ci saranno né vinti né
vincitori, ma l’equo giudizio sarà inappellabile… anche per buona pace degli
scettici affetti da ogni forma di negazionismo. Attendere per credere!
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