UN’INTERVISTA A PESO D’ORO
PER
SODDISFARE LA CURIOSITÀ
POPOLARE
Anche la Casa Reale inglese “boccheggia” e non è priva di problemi, come del resto tutta la nazione. Divulgare segreti e verità è forse un bisogno, ma inevitabilmente assume particolare valore di fronte al denaro… soprattutto per chi vuol sapere per far sapere
di Ernesto Bodini
Questione di lana caprina? Demagogia? Retorica? Niente di tutto ciò perché in realtà simili editoriali si perdono nel tempo, e vorrei rammentare che in tempi precedenti altre importanti personalità, in ogni campo, hanno avuto altrettanto censo e sicuramente l’essere portati alla ribalta dai mass media non sempre ha necessariamente comportato il dispendio di cifre spropositate… Personalmente non ho certo né occasione e né l’ambizione di conoscere questi protagonisti ormai di fama planetaria, e ne di vestire i panni del giornalismo televisivo particolarmente ambizioso e… pruriginoso, perché non ritengo così appetibile conoscere (e far conoscere) scottanti realtà di nobili, sia perché appartengono ad un mondo di prezioso cristallo (facile a frantumarsi in qualunque momento, vedi la realtà della principessa Diana), sia per l’elevato peso sociale, morale e di immagine nei confronti dell’umanità… ovviamente con tutto il massimo rispetto per gli interessati. Ma tornando alla cupidigia dei mass media, per quanto possidenti dal punto di vista economico, non trovo molto giustificato dare aria al proprio portafoglio per ottenere confidenze più o meno ufficiali, anche se tali cifre si riversano in parte sulle spese e sull’indotto. Anch’io sono un giornalista, e in oltre sei lustri ho avuto modo di avvicinare importanti personalità della Scienza medica e della Cultura internazionale e, a parte gli editori di allora, non mi sono mai sognato di essere un “tramite” per fare una certa cassa… È ovvio che scrivere e pubblicare è un lavoro (intellettuale), e ogni collaborazione (subordinata o meno) dei giornalisti dipende dai rapporti con i vari editori, che possono essere più o meno finanziariamente importanti; ma mai ho avuto (e avrei) l’ambizione di rincorrere una eccessiva notorietà di firma, e tanto meno di un conto in banca. Ma tant’é. Se l’informazione è un diritto-dovere e soprattutto investimento che dà lavoro e smuove determinati poteri, è altrettanto vero che rapporti meno avidi renderebbero l’uomo più “vicino” ai suoi simili ma nello stesso tempo più lontano dalla loro intimità familiare… anche se questa a volte sono loro stessi a volerla rivelare.
La prima immagine è
tratta da Prima Comunicazione,
la seconda da
Notizie H24
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