LETTERA APERTA AI POLITICI DI TURNO… E DELLE ULTIME
GENERAZIONI
Più etica e più risorse per il bene degli anziani e dei
disabili
di Ernesto Bodini
È inutile girarci attorno: diventa
sempre più impellente investire sulla popolazione anziana, e non continuare a
dormire sugli allori e tergiversare come avete fatto sino adesso voi, e quanti
altri vi hanno preceduto, specie le ultime generazioni. Sono decenni che la
scienza medica e gli esperti epidemiologi e di statistica informano che la
popolazione italiana diventa sempre più longeva: oggi un italiano su quattro ha
più di 65 anni, e l’aspettativa di vita media è di oltre gli 80 anni. È quindi
inutile che continuiate a pontificate a destra e a manca che il nostro SSN è il
migliore al mondo, e se ben ricordo, quando è stato istituito nel 1978 venne
copiato per intero dalla Gran Bretagna,
tranne il capitolo dell’assistenza agli anziani… Da allora ad oggi non si è mai
udita una campagna elettorale con particolare attenzione alle esigenze di
economia, sanità, tempo libero e soprattutto assistenza per gli over 65 (specie
se con patologie in atto) affinché venisse garantito il resto della loro
esistenza nel modo più dignitoso possibile. Cari politici di qualunque
appartenenza, queste attenzioni per gli anziani in particolare, non sono mai
rientrate nel vostro paniere programmatico, né durante le vostre campagne
elettorali e tanto meno una volta giunti al potere; e questo perché dovevate
fare delle scelte: investire per un settore piuttosto che per un altro a voi
più consono, non certo per la sfera degli anziani, appunto, in quanto a vostro
dire risultano essere “improduttivi” e quindi maggiormente onerosa ed
impegnativa la loro assistenza; mentre in realtà sono una risorsa: esperienza,
saggezza, abnegazione, etc. Per tale elusione avete sempre accampato una serie
di scuse come la carenza di fondi, gli obiettivi da raggiungere (non sforare i
budget, pena gli inevitabili piani di rientro), la spending review, le opposizioni
da parte dei vostri avversari, e non ultima la garanzia del mantenimento del
vostro scranno e relativi benefit. Per giustificare (ma il verbo più
appropriato sarebbe “mistificare”) le vostre carenze e la non realizzazione di
quanto avevate promesso agli inizi della vostra ascesa, chi più e chi meno sino
ad oggi non vi siete rifiutati di partecipare ai talk show televisivi e
rilasciare opinioni e/o interviste, esprimendovi il più delle volte in modo
arzigogolato e in politichese (spesso con retorica e demagogia) senza arrivare
al dunque, anche se qualche moderatore e/o intervistatore vi ha incalzato per
farvi ammettere un po’ di verità… Ora che il nostro Paese sta attraversando un
periodo di particolare crisi politico-economico-esistenziale a causa della
pandemia, siete tutti nell’occhio del ciclone (vedasi ad esempio lo scandalo
dei ricoveri e deceduti in varie Rsa), ma purtroppo non mi sembra che siate
preoccupati più di tanto, ad eccezione di qualcuno al quale sono stati scoperti
determinati scheletri nell’armadio, o che sia palesemente scivolato sulla
classica buccia di banana… il cui elenco non mi sembra essere tanto modesto. Ma
intanto, che vi piaccia o no, di anziani ne esistono e continueranno ad
esistere, e sempre più avanti con gli anni, parte dei quali con due o più
patologie croniche; sono esseri umani (è il caso di sottolinearlo?) con il
diritto di continuare a vivere in modo più umano (esattamente come quando erano
giovani), ed hanno gli stessi diritti dei vostri genitori, dei vostri figli,
dei vostri coniugi. E a questo riguardo guardatevi bene dal fare differenze
anagrafiche di comodo, sia perché anche i vostri congiunti in qualunque momento
possono incorrere nel vortice della senilità e della sofferenza, sia perché
nemmeno voi potrete a sottrarvi al Giudizio Universale… sempre che siate
credenti ed abbiate un pizzico di amor proprio. Chi vi scrive è uno dei tanti
(o forse pochi) che da molto tempo si spende per dare voce a chi voce non ne
ha, come per i più deboli e soli, ivi compresi i disabili per i quali da tempo
si cerca di perfezionare un indirizzo di legge che ponga le basi concrete del “dopo di noi”, una umana esigenza
sollevata da molti genitori che aspettano una più attenta e razionale considerazione.
Ma oltre al dopo di noi, dovreste
pensare anche al “prima e durante di noi”,
ossia ascoltare le voci di tutti quegli anziani che giorno dopo giorno vi
puntano il dito contro con l’illusione, purtroppo, di toccare la vostra
coscienza… sempre che ne abbiate una o parte di essa. Ebbene, cari politici di
turno… e delle ultime generazioni, vorrei concludere invitandovi a riesaminare
la vostra posizione etica e, se avete qualche difficoltà, un aiuto mi posso
permettere di suggerirvelo, rammentandovi un breve ma significativo passo della
saggezza di Albert Schweitzer (1875-1965): «L’unica cosa importante quando ce ne andremo, saranno le
tracce d’amore che avremo lasciato». Tracce d’amore che
vorrei che fossero anche le vostre!
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