IGNORANZA E IPOCRISIA SUL PALCOSCENICO
Quando l’illusione è l’anticamera della delusione
di Ernesto
Bodini
Non c’è che dire: ogni forma di stupore si perde nel vuoto. Continua la metamorfosi del
popolo italiano che va sempre più in delirio per acclamare (se non addirittura
osannare) star più o meno improvvisate: le une imponendosi a livello politico
le altre imponendosi con la realizzazione di best seller garantendo ai propri
lettori il prolungamento della vita, sottacendo che la Genesi ci ricorda che
nessuno può disporre del prolungamento della propria esistenza… anche seguendo
un adeguato stile di vita! Nel primo caso, nell’ascesa-discesa al potere
politico il sostegno è manifestato non solo per una probabile (ma discutibile)
condivisione della corrente di un partito, ma anche al carisma-calamita del
proprio leader nell’attirare a sé le folle, e questo tra baciamani, abbracci,
deliranti commozioni e consistenti promesse di una vita migliore per il Paese. Nel
secondo caso, i condottieri dell’informazione in fatto di buona salute e lunga
vita con consigli pratici su come alimentarsi, previa vendita di un proprio
best seller: elisir di lunga vita, appunto; la cui presentazione ai mass media
trova riscontro in decine di migliaia di persone che, intervistate, giurano di
essere guarite (o che stanno guarendo) dai molteplici acciacchi dopo aver
seguito i “saggi” consigli per vivere in salute superando di gran lunga il
secolo. E come se non bastasse, anche questi autori hanno il potere della
calamita, attirando folle oceaniche facendo affermazioni, come ad esempio: «Darei la mia vita per tutti voi!».
Questi due esempi di fenomeni dell’illusione pura (anticamera della delusione)
evidentemente hanno trovato la loro strada per il successo (anche economico) grazie
al forte potere mediatico, ma come tanti altri evidentemente non si rendono
conto che tutto ha un limite e che sarà
il tempo, e non gli uomini, a decretare la loro caduta in quel baratro che
sinora hanno saputo evitare… sic transit gloria mundi”. Ma quello che più sconcerta è la massa
vociante e credulona che, inseguendo questi miti, dimostra il massimo della
loro pochezza e limitatezza lontana da quella razionalità che, solitamente, non
ha bisogno di eccessivi clamori.
E a questo
riguardo, vorrei rammentare che nel corso dei secoli autorevoli scienziati con
il loro lavoro hanno reso notevoli benefici all’umanità, e quasi tutti senza
arricchirsi e senza essere oggetto di particolari effusioni. Tra questi si
possono citare gli scopritori dei vaccini che hanno preservato l’umanità da
gravissime malattie, come ad esempio il prof. Albert Bruce Sabin (1906-1993,
nella foto) che ha notevolmente contribuito a debellare la poliomielite, con il
merito, inoltre, di non aver brevettato la sua scoperta affinché l’umanità
intera potesse fruire del vaccino a costo praticamente nullo. Un vero “Signore”
nei sentimenti e nei modi: ogni volta che presenziava nelle Assise scientifiche
(alcune aperte anche al pubblico) veniva accolto con un caloroso applauso, e
nessuno si è mai sognato di acclamarlo con l’enfasi smodata e ipocrita come su
descritto. Negli ’80 il prof. Sabin venne a Torino per ben quattro volte per
presiedere convegni di elevato livello scientifico, ai quali fui presente anch’io
come cittadino e come giornalista e, quando lo avvicinai per ringraziarlo
idealmente a nome della collettività (pur essendo io un poliomielitico e non
vaccinato in quanto il suo vaccino doveva essere ancora realizzato, sic!), mi
ricambiò con un sorriso paterno e una semplice ma calorosa stretta di mano. Un
grande Uomo che l’umanità ha imparato a conoscere per la sua bontà e per
l’amore verso l’infanzia sofferente, e grazie a queste sue doti molte mamme nel
mondo hanno potuto sorridere…! Ecco che, a mio avviso, i “veri” uomini non
hanno bisogno di effusioni e di standing ovation miste a baci ed abbracci per
essere utili e vicini ai propri simili. E nemmeno hanno bisogno di arricchirsi,
poiché la vera ricchezza sta nell’avere quella certezza che quando ce ne
andremo, saranno le tracce d’amore che avremo lasciato. Vorrei concludere con
una pratica osservazione. Se tutti coloro che sono diventati i beniamini delle
loro star politiche e non, si dedicassero ad individuare i possibili pochi
paladini votati a combattere in modo concreto il vero cancro dell’Italia,
ovvero la burocrazia, quasi certamente contribuirebbero a “risanare” considerevolmente
un Paese in cui risiedono cittadini purtroppo eredi della lungimiranza di
Alessandro Manzoni, che già allora sentenziò, e che non mi stanco di
rammentare: «Noi uomini siamo in genere
fatti così: ci rivoltiamo sdegnati contro i mali mezzani, e ci curviamo in
silenzio sotto gli estremi».
L’immagine
in alto è tratta dal sito Il Bene Comune
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