IL FENOMENO DEL POLITICO… TROPPO AMBIZIOSO
Continua l’escalation degli opportunisti “senza scrupolo” che,
per occupare uno scranno in Parlamento, non esitano a corrompere e a farsi
corrompere… qualunque ne sia il prezzo
di Ernesto
Bodini
È
inutile illuderci: più passa il tempo e più aumenta il numero dei politici
indagati e in parte anche condannati e, chissà perché, con pene quasi sempre
lievi! Ma come si spiega questo fenomeno? Quali le origini che portano il
candidato e poi posizionato politico (ad ogni livello) a compromettersi pur di
raggiungere quello scranno in Parlamento, o anche quello di sindaco o assessore?
Una analisi in questo senso non l’ho mai letta, e nei dibattiti pubblici
tutt’al più la motivazione viene liquidata con la semplice espressione di
“corruzione”, peraltro ribadita all’infinito ma mai assorbita…, tant’è che tale
comportamento costa agli italiani oltre 60 miliardi di euro l’anno! Inoltre,
tale termine a mio avviso è un po’ riduttivo e andrebbe analizzato e spiegato
un po’ più coraggiosamente… Anzitutto vorrei richiamare l’attenzione sul concetto
di Democrazia, proprio perché la nostra realtà italiana poggia le basi su
valori costituzionali che richiamano proprio l’altrettanto concetto di democraticità. Dal
punto di vista etimologico democrazia deriva dal greco, demos (popolo) e kratos
(potere), quindi governo o potere del popolo; ma in realtà, va precisato, tale
definizione non è così semplice come può sembrare in quanto i significati
variano a seconda delle condizioni storiche: luoghi, tempi, circostanze,
persone, etc. È noto che nel concetto corretto e umanamente condivisibile, la
democrazia è un sistema politico fondato sulla libertà e sul potere del popolo
che in pratica, però, a mio dire i concetti su citati necessiterebbero di
ulteriori approfondimenti. È pur vero che in Italia c’è libertà di parlare,
scrivere, diritto di voto, di associarsi, etc.; ma è altrettanto vero che tali
libere azioni spesso sono condizionate da sistemi politico-gestionali assai
discutibili come, ad esempio, la raccolta firme per un referendum o per una
proposta di legge, che in taluni casi è contestata per imbrogli, falsificazioni,
manipolazioni, etc. Ecco che la libertà, proprio perché mal gestita, diventa
una libertà “condizionata” dal sistema politico-truffaldino finalizzato a
favorire la scalata al potere di Tizio penalizzando Caio o Sempronio e, a
ricaduta, il popolo italiano. Ma come avviene questa scalata per arrivismo? A
mio parere è facile ipotizzare che il candidato (che non ha mezzi per
autofinanziarsi tale percorso) venga sponsorizzato da chi ha mezzi ed è a sua
volta interessato (a volte in modo occulto) a tale obiettivo; succede quindi
che il prescelto accetta di farsi sponsorizzare sino ad ottenere l’ambito traguardo
che, una volta raggiunto, deve ricordarsi di chi lo ha aiutato restituendo il
“favore”… anche in modo illegale. Si tratta di una sorta di uno smaccato “do ut
des”, spesso senza limiti tanto che le conseguenze si risolvono
nell’individuare i reati di corruzione, favoritismi ed altro ancora da parte
del politico asservito. Questo sistema, in auge soprattutto negli ultimi
decenni, è comprovato non solo dalla evidenza dei fatti di cronaca ma anche
dalla cosiddetta partitocrazia, un sistema politico che si ritiene dominato
proprio dal potere o, peggio ancora, dallo strapotere dei partiti, dalle
segreterie, dagli organi centrali, dei funzionari di questi… e da eventuali
portaborse che definirei più propriamente dei veri e propri accoliti preposti
al sistema del più sfacciato opportunismo. Inoltre c’è da chiedersi: tutti
coloro che intendono candidarsi ad un ruolo politico, sta proprio a cuore il
benessere dei propri connazionali?
A me
risulta che, a parte le eccezioni, sono i filantropi ad avere a cuore il
benessere dei propri simili; ma, non a caso, i filantropi non si candidano in
politica… Questa mia semplice analisi di primo acchito può sembrare troppo
“semplicistica” o addirittura espressione di puerilità, se non addirittura
paragonabile ad una sorta di volo pindarico; mentre invece ritengo che così non
è in quanto non si spiegherebbe come mai solo nel nostro Paese abbiamo ben 945
parlamentari (tra Camera e Senato), peraltro ben remunerati, e sono sempre più
in aumento i politici che corrompono e che si fanno corrompere pur di ottenere e
mantenere (sino al raggiungimento del vitalizio) un posto al sole, anche a
costo di rischiare di trascorrere un po’ di tempo negli “Hotel dello Stato”… a
costo zero. Ma tutto questo non viene però recepito dalla “massa vociante”, che
crede ancora a chi ha la voce più alta, e non si rende conto che il politico
che promette di meno è colui che deluderà di meno; e comunque, in politica il
risultato è quasi sempre contrario alle previsioni. Ecco che, di questo passo,
il concetto di “vera” democrazia andrà sempre più depauperandosi, annullando di
fatto i buoni e più razionali intendimenti dei Padri della Costituente, oggi
traditi da quell’eccessivo ed ambizioso potere i cui pretendenti sono in gran parte uomini
privi di ideali, di grandezza e soprattutto di quell’Etica di cui tutti avremmo
bisogno per vivere con pari dignità e serenità. Non dimenticando, inoltre, che la Costituzione democratica è un mezzo
per impedire che singoli governanti cedano alle tentazioni, oltremodo pericolose,
che nascono quando troppo potere si concentra in troppe mani.
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