L’ARTE DELLA BUONA CUCINA
SCRITTA DA VALENTI CLINICI
Ricette per tutti i gusti, particolarmente indicate per ogni
condizione patologica
di Ernesto Bodini
Non è
vero che una pubblicazione editoriale “datata” non meriti recensione; anzi, se
non è mai stata fatta o sporadicamente accennata, ritengo altrettanto
meritevole darne censo sia dal punto di vista dell’utilità pratica che per
l’apporto letterario. È il caso de’ “Il
Medico in Cucina – Consigli
dietetici per buongustai” (Edizioni Minerva Medica, 2009; pagg. 655, del
prof. Alessandro M. Gaetini, cuneese classe 1938, emerito di Chirurgia Generale
all’ospedale Molinette Città della Salute e della Scienza di Torino. Si tratta
di un lavoro copioso che comprende una ricchissima rassegna della migliore
tradizione culinaria italiana; in particolare dedicato a tutte quelle persone
che, affette dalle più svariate e comuni patologie, vogliono alimentarsi in
modo “più appropriato”. Sono ben 36 i capitoli che compongono l’opera (peraltro
realizzata in collaborazione di molti medici e cattedratici di rinomata fama
piemontese e nazionale), ognuno dei quali riporta consigli per l’apporto
dietetico-alimentare più indicato al caso. A supporto dei suggerimenti clinici un
gruppo di rinomati chef consiglia una serie di ricette culinarie, altrettanto
rispondenti alle esigenze clinico-patologiche individuali; in particolare si
possono trarre le ricette più stuzzichevoli atte a soddisfare ogni palato, gran
parte delle quali su “orientamento” della cultura dietetica Mediterranea. Ma
perché un così corposo ed impegnativo volume su questo tema?
«Dopo molti anni dedicati alla medicina e
alla chirurgia – spiega nell’introduzione il prof. Gaetini (nella foto),
autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche nell’ambito della chirurgia
generale e dei trapianti d’organo – ho pensato di realizzare quest’opera con il
prezioso contributo di valenti clinici dell’Università subalpina, affermati medici
di famiglia e di esperti nutrizionisti – per offrire a tutti i pazienti una
selezione di ricette dietetiche che, su base scientifica, conciliano le esigenze
di una appropriata terapia dietetica con delle preparazioni culinarie da
“buongustai”... Seguendo il principio generale della prudenza e della sicurezza
alimentare, in considerazione del fatto che i cibi sono indirizzati agli
ammalati, la scelta delle materie prime consigliate, esclude l’uso dei cibi
transgenici, di additivi alimentari, di conservanti non naturali, di precotti,
di liofilizzati ed altro ancora che possa alterare la qualità organolettica o
comprometterne la genuinità». Il volume, per la sua completezza comprende
un glossario in termini di cucina, ed un nutrito indice delle ricette e preparazioni
gastronomiche. Se alimentarsi in salute è già un “privilegio”, altrettanto, a
mio avviso, lo è anche per i pazienti che, affetti da questa o quella
patologia, possono trovare “conforto” non solo nell’approcciarsi ad una buona
ricetta, ma trovare in essa una sorta di prima... indicazione terapeutica. E
dice bene la giornalista Paola Maugeri quando afferma che «le ricette di cucina sono un bene universale estremamente democratico,
un tesoro che appartiene a tutti e che come le sette note, può essere combinato
in migliaia e migliaia di modi e diventare personale, a volte unico».
Commenti
Posta un commento