LA BUONA CULTURA PER IMPARARE


L’EDITORIA IN AIUTO AI SOMARI

Quando l’ignoranza sconfina nella presunzione i cui attori
hanno bisogno del vaccino letterario... privo di effetti collaterali

di Ernesto Bodini


Acculturarsi od istruirsi? Due vocaboli d’azione che non sono in antitesi ma differiscono per il modo e le fonti di apprendimento, vale a dire che la cultura la si acquisisce per il proprio interesse ed impegno, l’istruzione attraverso le nozioni che vengono impartite da una istituzione scolastica e/o accademica attraverso i suoi insegnanti e/o docenti. Ma il non istruirsi ed ancor peggio il non acculturarsi non solo è povertà di spirito, ma si entra a far parte della “famiglia dei somari”. Una premessa forse un po’ retorica ma in ogni caso utile per richiamare l’attenzione su chi si atteggia al sapere di nozioni mediche, ad esempio, ma che in realtà nulla sa proprio perché somaro; una realtà di questi tempi che è rappresentata da non pochi “quadrupedi ignoranti” che in tema di vaccini e vaccinazioni vanno ragliando a destra ed a manca con effetti a dir poco deleteri... Una sorta di monito in tal senso lo si rileva dalla pubblicazione “La congiura dei somari – perché la scienza non può essere democratica” (Ed. Rizzoli, 2017, pagg. 171, euro 17,00) di Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia al San Raffaele di Milano. Un contributo non solo di “monito” ma anche di sprono volto a far luce su quell’utile sapere quando si vuole comunicare alla collettività fatti o nozioni che riguardano il tema della scienza medica e quindi della salute. Tra gli “eletti” sul podio della discutibile saccenteria emergono i cosiddetti “No Vax” (o antivaccinisti), che da tempo contestano in varie forme l’importanza dei vaccini e di conseguenza le vaccinazioni (obbligatorie e facoltative). Ma al di là delle convinzioni che per taluni potrebbero essere solo di tipo ideologico, non si può certo disattendere alla oggettività della verità scientifica «che – precisa l’autore – è qualcosa che si muove, cambia e si modifica in continuazione. In tutto il mondo, ogni giorno, centinaia di scienziati si impegnano con fatica per dimostrare che quello che si sa è incompleto, imperfetto, addirittura sbagliato. Ognuno di loro, in questo processo, sposta un centimetro più avanti la frontiera della conoscenza, che cresce continuamente e ci porta a sapere di più, e a potere di più». Ed è probabilmente per queste ragioni che i Somari sostengono che verità scientifiche nel tempo si sono dimostrate false, come ad esempio che  le terapie mediche non erano idonee perché si basavano sulla scienza... In verità bisogna ammettere che non tutti i lavori scientifici sono attendibili, come si può evincere di tanto in tanto da riviste che pubblicano qualunque notizia commissionata a pagamento; ma in questi casi chi è deputato a divulgare ha il dovere di individuare autori che abbiano una certa reputazione, e che siano noti ai più nel loro campo d’azione... del resto, come titola un capitolo del libro: «Non tutti i Nobel finiscono in gloria».


Ma tornando al tema vaccini è sempre più fitta la schiera di chi crede che siano al centro di una congiura, addirittura internazionale, perpetrata dalle multinazionali del farmaco... magari in combutta con la scienza; e come se non bastasse chiunque oggi, specie se titolare di una piattaforma online (ma anche cartacea), si sente in diritto di disquisire su un tema tanto importante quanto delicato come quello dei vaccini. Ecco che pseudo esperti spuntano come funghi accampando il massimo potere decisionale, se per il meglio o per il peggio, del proprio figlio. Altri capitoli richiamano il concetto di libertà ma anche di responsabilità perché chi non fa vaccinare i propri figli mette in pericolo gli stessi e tutti gli altri facenti parte della comunità; e a riguardo si potrebbero citare non pochi casi sulla contagiosità di determinate malattie che solo con la vaccinazione si può prevenire. Evidentemente il sapere e il credo non bastano, occorre anche la consapevolezza dei limiti di ciascuno: gente comune e uomini di scienza ma al tempo stesso, a mio avviso, si può evitare di diventare “i quadrupedi dell’ignoranza attiva” e, per dirla sino in fondo, prima istruiamoci o acculturiamoci a dovere facendoci “vaccinare” da un buon libro: sapiente, di rigore e quindi affidabile in quanto privo di effetti collaterali... Anche così si eviteranno molti casi di malattie infettive.  

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