LA PROLIFICA PRODUZIONE LETTERARIA
DEDICATA A DON CARLO
GNOCCHI
Tra le molteplici pubblicazioni sugli aspetti pedagogici anche
una Tesi di Laurea della torinese Marilena Maddalena Audisio
di Ernesto Bodini
Forse
non basterebbe una imponente biblioteca per raccogliere le innumerevoli
pubblicazioni che riguardano il cappellano degli alpini, prima, e papà dei
mutilatini e dei poliomielitici, poi, Don Carlo Gnocchi (San Colombano al
Lambro 1902 - Milano 1956) e la sua omonima Fondazione (“Pro Juventute”). Un
corpus letterario di grande rilevanza culturale e sociale che fa onore ad una
figura tanto carismatica quanto meritevole di “santità”. Infatti, Don Carlo è
salito agli altari della Beatificazione il
25 ottobre 2009, nella stessa piazza Duomo di Milano che aveva visto i suoi
funerali. Il rito è stato presieduto da monsignor Angelo Amato (in seguito cardinale)
come inviato del Santo Padre, all’interno della celebrazione eucaristica
presieduta dal cardinal Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Un meritato
“traguardo” che richiama alla memoria il suo sogno, divenuto testimonianza nel
senso più concreto del termine, come ebbe ad affermare più volte: «Ho sempre cercato le vestigia di Cristo sulla terra
con avida, insistente speranza. E mi è parso di veder balenare il suo
sguardo negli occhi casti e ridenti dei bimbi, trasparire opaco nel pallido e stanco sorriso
dei vecchi e
mi è sembrato più volte che la sua ombra leggera mi avesse sfiorato nel crepuscolo
fatale dei morenti».
I contributi letterari
provengono anche dalle Facoltà universitarie e questo è certamente indice non
solo di dedizione per la Ricerca, ma anche volontà di far conoscere l’esistenza di
un “prodotto” sociale affinché non vadano dispersi i valori della memoria e
della lungimiranza. Ultima di questa particolare “dedizione” accademica la Tesi
di Laurea della candidata torinese Maria Maddalena Audisio che ha intitolato “Don Carlo Gnocchi l’uomo, il sacerdote,
l’educatore”, per l’anno accademico 2013-2014 discussa all’Università degli
Studi di Torino nel Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, per il
Corso di laurea magistrale in Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi e
Formativi (relatrice la prof.ssa Maria Cristina Morandini). La neolaureata ha
dedicato passione ed amore entrando nello spirito cristiano e sacerdotale di
Don Carlo, evidenziando in gran parte la sua figura dedita alla ricostruzione
della Persona, e quindi di educatore per il recupero nel fisico e nello spirito
di tanti sventurali, segnati dagli effetti di una guerra fratricida che ha
generato migliaia di mutilati ed orfani, e da un destino non meno crudele che
fu causa di tanti casi di poliomielite. Solitamente dal punto di vista
giornalistico non si fanno recensioni a tesi di laurea, ma in questo caso ho
ritenuto utile dedicare un cenno a quest’ultima per mantenere vivo il ricordo
di un benefattore dell’umanità, e nel contempo per far conoscere la continuità
del suo sogno che, oggi, è una realtà per tanti altri esseri umani altrettanto
bisognosi.
Nella foto in basso il Centro
per la riabilitazione Don Carlo Gnocchi di Torino
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