Due giorni di evento formativo per
Logopedisti a Torino
SENSIBILI PROGRESSI PER IL SUPERAMENTO DELLE
DISFUNZIONI DEGLUTTORIE IN AMBITO PEDIATRICO
di Ernesto Bodini
Sono
molteplici gli incontri che si tengono ogni anno in Italia per l’aggiornamento
professionale (con il riconoscimento di crediti formativi) degli operatori che
lavorano in ambito sanitario come convegni, congressi, giornate di studio,
workshop. Tra questi fanno parte anche i cosiddetti Eventi Formativi
particolarmente mirati per questa o quella Disciplina. In quest’ultimo caso
sono stato recentemente “ospite” dell’evento formativo per logopedisti tenuto
dalla prof.ssa Antonella Cerchiari (in
una foto di repertorio), logopedista degluttoria all’ospedale Bambino Gesù
di Roma, nei giorni scorsi a Torino dall’ampio ed esaustivo tema: “La rieducazione delle funzioni facio-oro-degluttorie.
Respirare, sentire, succhiare, masticare, deglutire, fonare e articolare. Un
percorso teorico-pratico attraverso le modalità di valutazione e le tecniche
riabilitative delle funzioni facio-oro-degluttorie”. Due giorni full time
di una vera e propria docenza che la professionista, di ultra ventennale
esperienza particolarmente dedita ai disordini dell’alimentazione e
deglutizione in età pediatrica, ha condotto con numerose relazioni teorico-pratiche
con il pieno coinvolgimento di una cinquantina di discenti tra professionisti e
studenti, provenienti da diverse città d’italia. «Realizzo questi Corsi – mi spiega la professionista – soprattutto per logopedisti, ma anche per
altre figure professionali che si occupano della riabilitazione di pazienti dell’età
evolutiva e comunque sino ai 16 anni di età, quali fisioterapisti, dietisti,
operatori della neuropsichiatria infantile, etc. Il nostro lavoro è
multidisciplinare in quanto include diverse patologie che colpiscono soggetti
pediatrici come quelle neurodegenerative, neuromuscolari, traumi cranici,
sindromi genetiche, ed altre morbilità che compromettono la sfera
gastrointestinale quali disfagie, reflussi esofagei e molteplici forme di
disfunzione motorie orali». Lungo l’elenco delle tematiche prese in esame e
approfondite dalla docente con la metodica didattico-esperenziale, avvalendosi
di slides, filmati di repertorio e piccoli ausilii trasmettendo risultati dal
palese recupero, totale o parziale, dell’autonomia dei pazienti in trattamento.
E ciò non solo grazie alla multidisciplinarietà degli operatori, ma anche alla
fattiva collaborazione dei genitori dei minori.
È
logico dedurre che i sentimenti e la partecipazione di un genitore (in
particolare di una mamma) con un bambino che presenta problematiche dalla
scarsa autonomia, a causa di una difficoltà di deglutizione e/o respirazione
come pure della fonazione, è fondamentale sia per l’approccio genitoriale che
per la successiva dedizione in ambito domiciliare. Nel corso delle relazioni in
programma la prof.ssa Cerchiari ha illustrato molti esempi all’interno di
percorsi iniziali e successivi in day hospital e/o domiciliari, in cui i
pazienti trattati (o in trattamento) hanno manifestato progressi tendenti alla
loro autonomia, veri e propri interventi preventivi-riabilitativi per una
migliore qualità di vita. Esiti che trovano conforto pratico proprio per la
presa in carico (e capacità di farsi carico) cosciente e responsabile in
completa sinergia. Una sinergia, è stato anche sottolineato nel corso delle
esposizioni tematiche, che deve comprendere a pieno titolo anche il medico
specialista, non solo nella fase iniziale del trattamento ma anche nella
prosecuzione dello stesso, affinché la logopedia non resti una disciplina
“isolata”, ma in prima linea e sempre affiancata dalla medicina pediatrica e
plurispecialistica di riferimento, grazie ai previsti protocolli ma soprattutto
alle esigenze del momento con razionalità ed obiettivià. Ecco allora che i
logopedisti ed altri operatori coinvolti possono contribuire ad ottenere
determinati risultati clinici, ed al
tempo stesso più dignità per la loro professione.
La
foto in alto è tratta dal sito: www.finestraperta.it
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