CULTURA DELLA DIETA

RIEDUCAZIONE E CULTURA DELLE DIETE ALIMENTARI
Una vecchia pubblicazione ne svela suggerimenti e consigli

di Ernesto Bodini


Sul tema delle diete alimentari si è scritto l’equivalente di enciclopedie a firma di esperti e non e ciascuno, se si vuole essere veramente obiettivi, vantando un sapere che in realtà non è proprio di tutti. Già gli esperti in materia si sono “sbizzarriti” (e si sbizzarriscono) nel profondere consigli più o meno generalizzati se non addirittura appropriati, e ciò non solo per far conoscere il loro... sapere accademico ma anche con l’intento di educare al meglio la popolazione che, nel nostro Paese, è rappresentata da circa il 40% di persone obese o in sovrappeso. Ma quali le fonti più attendibili cui affidarsi per seguire con razionalità una dieta equilibrata a tutela della propria salute? Non è certo facile fare una scelta ma una buona indicazione potrebbe essere quella di andare a ritroso nel tempo per scoprire qualche saggio che con il suo background di esperienza medica e di buon senso, potrebbe illuminarci e avere quel “conforto” del buon vivere in salute di cui molti hanno tanto bisogno... È il caso, a mio modesto parere di divulgatore scientifico, di “rispolverare” le pagine del libro “Dieta Mayr – Un programma di disintossicazione e di rieducazione alimenatre per una perfetta salute” a cura del gastroenterologo Paolo Cataldi (Ed. Red, 1988, con ristampa nel 2003, pagg. 107, € 10.50). Una pubblicazione apparentemente un po’ datata ma che l’autore ha realizzato rievocando con scrupolosità la saggezza del dott. Franz Xaver Mayr (1875-1965, nell’immagine), un clinico originario della Carinzia, fedele alle sue origini alpine e tradizioni montanare nella dieta e nell’igiene di vita che hanno caratterizzato il suo percorso professionale di medico. Diversi i capitoli e i sottotitoli a partire dalla diagnostica della salute che l’autore Cataldi descrive con estrema semplicità come il dott. Mayr misurò, ad esempio, centinaia di parametri fisici e psichici nel corso della cura dei suoi pazienti, sia pur in assenza di strumentazioni di laboratorio. In effetti una diagnostica della salute era ciò che mancava alla medicina di fine ‘800, una carenza che per certi versi è riscontrabile nella medicina attuale in quanto più orientata alla “medicina della malattia”. Secondo il clinico d’Oltralpe, nel curare le malattie dell’apparato digerente, con l’aiuto della diagnostica, si è appurato che spesso sono causate da determinati errori di dieta e la terapia consiste appunto nell’evitare tali errori.


Particolare è l’approfondimento dedicato alla pigrizia intestinale (stipsi), un disturbo molto ricorrente (di ieri e di oggi) che, secondo il medico tedesco, è per lo più dovuto ad una serie di fattori fra i quali il mangiare troppo in ogni pasto, e troppi pasti, bocconi troppo grossi masticando in fretta, eccessivo pasto serale, e cibi poco digeribili; pertanto la prima terapia contro la stitichezza consiste nella eliminazione di queste abitudini. Tralasciando le conseguenze della malattia primitiva intestinale che il dott. Cataldi correda con l’ausilio di alcune immagini disegnate, oltre alla spiegazione di alcuni aspetti anatomici e funzionali del corpo umano, la pubblicazione comprende la descrizione di alcuni principi dal punto di vista terapeutico, consigliando ad esempio il “riposo dell’apparato digerente” attraverso il lavaggio dell’esofago mediante acque minerali, e la sua rieducazione mediante la masticazione e il massaggio addominale. «Il riposo dell’apparato digerente – fa notare il dott. Cataldi – fu realizzato da Mayr tramite il digiuno, nelle sue varianti: digiuno totale e digiuno attenuato»; e a questo riguardo l’autore dedica alcuni capitoli che comprendono inoltre qualità e quantità dei cibi da consumare. Un particolare suggerimento è dedicato all’effetto lassativo la cui adozione trae origine dal motto “Bene curat, qui bene purgat” (bravo quel medico che cura purgando!); mentre non meno efficae è il massaggio addominale che, unitamente alla corretta masticazione (lenta e abbondantemente insalivata), costituisce l’elemento principale per la rieducazione dell’intestino. «Per mezzo del massaggio, ripetuto tutti i giorni per l’intera durata della cura – riporta l’autore – i tratti ipotonici dell’intestino “imparano” a muoversi correttamente. In tal modo migliora l’assimilazione e il paziente, nonostante la piccola quantità di calorie consumata, inizia a sentirsi più carico di energie già durante la cura». Come compendio alla pubblicazione il dottor Cataldi riporta una sorta di decalogo della salute, suggerito dallo stesso Mayr: rilassarsi prima dei pasti, e mangiare con calma e serenità; fare bocconi piccoli, e masticare bene ogni boccone gustandolo fino in fondo; alzarsi da tavola prima di essere completamente sazi; fare due o al massimo tre pasti al giorno; mangiare poco la sera, soprattutto cibi cellulosici; fare regolarmente del moto all’aria aperta; se si fa moto all’aria aperta prediligere i cibi vegetali integrali; se si conduce una vita prevalentemente sedentaria, assumere anche cibi animali e cereali raffinati; evitare i tossici nervini e tutti i cibi contenenti zucchero raffinato e additivi chimici; dormire prima di mezzanotte. Insomma, un vero proprio programma di disintossicazione suggerito dalla saggezza e dall’esperienza del medico tedesco, e che l’autore Cataldi ci ha voluto sottoporre previa serena e “convinta” lettura.


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