ISTITUZIONI PUBBLICHE E
VOLONTARIATO INSIEME PER LA PREVENZIONE
L’Azienda Sanitaria
TO/3 capofila di un programma di informazione e cultura
in piazza, con il pieno
coinvolgimento di molti bambini in età scolare
di Ernesto Bodini
Ampio
spazio e respiro si è dato al programma per la sensibilizzazione della
rianimazione cardiopolmonare che, con illustrazioni e “performance”, giovedì 4
maggio nelle tre piazze della Città di Rivoli (To) ha visto la
presenza-partecipazione di oltre 1.500 bambini delle scuole d’infanzia, primarie
e secondarie di 1° grado dei Comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco.
L’imponente organizzazione, all’insegna della “Giornata del Cuore” e sotto
l’egida della’Als To/3 (diretta dal dott. Flavio Boraso) è stata possibile
grazie alla collaborazione congiunta di molte Istituzioni pubbliche (Esercito,
Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Polizia
Locale di Rivoli) e di ben 34 Associazioni di Volontariato. L’iniziativa
rientra nell’ormai noto progetto “Viva per le Scuole” che trae origine
dall’invito dell’Unione Europea e di ERC (European Resuscitation Council) e
quindi dell’IRC (versione italiana) per promuovere, sviluppare e realizzare la
campagna di cultura e informazione. Deus ex machina della giornata Sabrina
Massola, Michele Grio e Lorenzo Mina (rispettivamente infermiera, medico e
assistente sanitario) soprattutto sotto l’aspetto logistico-organizzativo,
facilitando contatti e dialogo tra gli operatori e il pubblico partecipante,
come pure per le dimostrazioni pratiche quali l’uso del defibrillatore su
manichini che ha visto all’opera gli stessi bambini, particolarmente “curiosi”
e intuitivi dimostrando un buon iniziale... apprendimento della pratica
rianimatoria. La colonizzazione per quanto riguarda il mondo della scuola, oggi
sempre più vicino alle realtà sanitarie del Territorio, vede la
cardioprotezione come azione “principe” della solidarietà collettiva proprio grazie
all’insegnamento di una pratica che sino a non molti anni fa era relegata ai
soli operatori sanitari; e questo, anche per l’intraprendenza dell’adolescente
nell’intuire una situazione di emergenza sanitaria per un proprio famigliare e
la conseguente richiesta di intervento medico-sanitario. Ecco che la
dimostrazione con esempi pratici può incrementare la cultura del sapere e del
saper fare, una intelligente crescita di solidarietà e civile convivenza. «La cultura del volontariato e quella del far
sistema – ha precisato il dott. Boraso – è un fatto accertato come lo è la collaborazione fra le parti a
garanzia di un risultato per la collettività... Relativamente ad eventuali
carenze o lacune le stesse vengono ogni volta affrontate anche attraverso il
dialogo costante tra Azienda sanitaria e popolazione, con l’eventuale
coinvolgimento delle Associazioni di volontariato e delle Forze dell’Ordine
preposte».
Tra
le rappresentazioni a titolo dimostrativo in piazza particolarmente
“coinvolgente” la simulazione (vedi foto
a lato) della tratta in salvo di una vittima di incidente stradale, messa
in atto dalla squadra del Vigili del Fuoco e dai volontari della Croce Rossa
locali; una performance che ha fatto emergere l’elevata professionalità degli
operatori, compresa l’attivazione di un drone (messo a disposizione dalla
Sorveglianza Aerea Territoriale – SAT) per il trasporto a terra di un
defibrillatore suscitando nel giovane pubblico stupore, meraviglia e
curiosità... Va anche detto che la spettacolarità non è stata la sola
dimostrazione del pragmatismo del soccorso assistenziale in ambito sanitario,
ma anche lo stimolo per avvicinarsi al mondo della Sanità di un territorio
vasto (circa 600 mila abitanti), per conoscerlo e condividerne le potenzialità
per la tutela della salute pubblica. La presenza delle associazioni di
volontariato è un ulteriore “conforto” sulle quali l’Asl To/3 può sempre
contare, grazie al loro costante impegno sempre al passo coi tempi. La cultura
dell’emergenza e del soccorso, sia a livello locale che nell’intera area
subalpina, continua a far proseliti tanto che ad ottobre (dal 16 al 23) si
ripeterà il programma dedicato alla “Settimana per la rianimazione cardipolmonare”,
con lo scopo di informare e sensibilizzare la popolazione sul tema dell’arresto
cardiaco. Un appuntamento per la cittadinanza, per una collettività
responsabile e civile che tiene “a cuore” la propria salute avendo come
obiettivo primario la prevenzione, a cominciare sin dalla più tenera età.
(La foto in basso è di E.
Bodini)
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