Un Corso di pittura al
Padiglione A
QUANDO L’ARTE PITTORICA RAPPRESENTA
LA MASSIMA ESPRESSIONE DEL SÈ,
CON IL FATTIVO CONTRIBUTO
DELL’INSEGNANTE LA PITTRICE LINE DANIELSEN
di Ernesto Bodini
Il
sostegno dell’arte nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino è molto
forte, favorendo le persone detenute che intendono esprimere sé stesse
attraverso la pittura e quindi la realizzazione di “manufatti” artistici. Un
filone che l’associazione di ascolto La Brezza (onlus) persegue e sostiene sin
dal 2011 tanto che, quest’anno, dal 16 settembre al 25 novembre, tutti i
venerdì per un’ora e mezza nel Padiglione A si è tenuto un piccolo Corso di
pittura coordinato per l’aspetto tecnico dalla pittrice professionista (volontaria)
Line Danielsen. I cinque “allievi” partecipanti hanno avuto modo di cimentarsi
con pennelli e colori su tavole di diverso materiale e dimensioni; ma anche
seguendo i primi rudimenti di scrittura espressiva dando forma ad immagini
dipinte talmente eloquenti da suscitare anche le più timide emozioni... Il
corso, che rientrava nel progetto “Laboratori Arte e Espressione del Sè”
ha comportato la costituzione di un gruppo coeso nella positività per acquisire
tecniche di pittura nuove, dando “sfogo” alla libera ipercromia, cui è seguita
una maggior consapevolezza delle proprie capacità di espressione verbale
prodotta dalle emozioni. «Il titolo del
corso – spiega Line Danielsen – è
stato “Il cielo e oltre”, con riferimenti in particolare all’inferno e al
paradiso scaturiti dalla fantasia e dai sogni di ognuno per raggiungere
quell’agognata libertà... Tutti i
lavori, ipercromatici, hanno avuto come matrice i colori fondamentali (blu,
rosso e giallo), un tris cromatico particolarmente sentito tanto da essere
depositato su carta o un semplice pannello con la massima concentrazione e
serenità». All’ultima lezione, invitato all’interno di questo Laboratorio,
ho conosciuto gli esordienti artisti, in un clima disteso e sereno per cogliere
i commenti di ognuno, e tutti accomunati dal desiderio di voler proseguire
questa esperienza, magari con l’ambizione di far nascere un vero e proprio
Gruppo Artistico, non solo per continuare a dare un maggior senso alla propria
esistenza ma anche per contribuire ad estendere il più possibile l’arte della
pittura, con l’ambizione magari di creare i presupposti per contributi
scenografici teatrali, ed altro ancora. In questi spazi per la docente Danielsen
è stata la prima esperienza, soprattutto dal punto di vista umano che, in
proposito spiega: «Prima di questa
esperienza non credevo che il recupero fosse caratterizzato da una certa
semplicità, espressa da personalità profonde tali da rafforzare in questi
ospiti la voglia di vivere, di crescere e di cambiare dentro e fuori... Ho
letto in loro, e nei loro lavori, anche molta speranza e ottimismo nei
confronti dell’umanità, mentre a mio avviso all’esterno c’é ancora molta
indifferenza e incredulità verso questo mondo chiuso, che andrebbe invece
meglio conosciuto...».
Oltre
a questa innovativa esperienza dall’impostazione didattica, un’altra iniziativa
non meno significativa, riguarda il progetto “Scambi in luce”, sostenuta dai Comuni di Torino e di Collegno (To),
il cui seguito è una manifestazione volta a favorire scambi in luce tra il
dentro (il carcere) e il fuori (la società). Sempre sotto la “regia” dell’associazione
La Brezza, questa manifestazione che ha prodotto una serie di lampade
realizzate dai detenuti del carcere, verranno esposte nelle vetrine dei negozi
della città subalpina, nei luoghi di aggregazione, negli uffici delle
Istituzioni cittadine che ne faranno richiesta, ma anche presso le associazioni
che aderiscono alla manifestazione durante il periodo natalizio. «Il nostro desiderio – spiegano i membri
de’ La Brezza – è che Torino, oltre ad
ospitare Luci d’Artista che ogni anno caratterizza la città, accolga e si
illumini di una luce speciale, quella del volontariato». Un
desiderio-ambizione che va sotto il titolo di “Alla luce dell’Arte in carcere” e quindi una manifestazione che si
terrà dall’1 al 10 dicembre nella Sala delle Arti del parco della Chiesa di
Collegno (To). Nel corso dell’inaugurazione, che si terrà il 4 dicembre alle
ore 16.00, verrà consegnata al sindaco di Collegno, Francesco Casciano, la
lampada realizzata nel laboratorio del colore, che fa parte dello spettacolo
teatrale sperimentale “Salto dentro al
quadro”, ideato e rappresentato dal Gruppo Voci fuori campo nell’ambito
dell’iniziativa “Fer-Mitutti”. Per informazioni: telef. 335.201.937.
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