RIFLETTIAMO INSIEME...

ANNOTAZIONI CHE FANNO RIFLETTERE… PURCHÉ LO SI VOGLIA



Ogni volta che si intende riflettere e meditare bisognerebbe interrogare il passato e il presente, leggere la terra, il cielo, gli astri, gli abissi dello spazio e gli abissi dell’anima, anche se tutto ciò farà piangere di nostalgia e di compassione davanti ad ogni cosa bella, per poi restare freddi e immobili davanti ad ogni ricordo che ha turbato la nostra esistenza. Nel nostro vivere quotidiano non c’è persona, io credo, che non si debba confrontare con esperienze (positive o negative) che inducano a riflessioni che, se intellettualmente oneste, rilevano le nostre debolezze, i nostri difetti e la nostra non obiettività… Qui di seguito un breve elenco di domande-annotazioni da cui, se ad ognuna si può dare una risposta razionale (ma non sempre una giustificazione), probabilmente si potrà comprendere che la persona (ognuno di noi) non ha ancora imparato ad essere e a comportarsi in modo obiettivo e, appunto, razionale.

di Ernesto Bodini


AVETE NOTATO CHE

… le persone indagate o inquisite tutte affermano di aver agito in buona fede, e di essere in grado di chiarire quanto prima la propria posizione e soprattutto di aver… fiducia nella Magistratura?

…  molte persone con il diritto di voto, se interpellate, non saprebbe spiegare cos’è la Costituzione e men che men spiegare la differenza tra diritto pubblico, privato e amministrativo?

… le parti lese a causa di un reato criticano il Magistrato perché ha inflitto al reo una restrizione “lieve”, senza sapere che ha il diritto-dovere di applicare il Codice civile o penale che stabilisce l’entità della restrizione?

… ogni forma di accordo contrattuale, soprattutto in ambito privato, viene sottoposta al probabile cliente-consumatore in più pagine e quasi sempre il testo è scritto in caratteri particolarmente minuscoli (se non microscopici), e proprio per questo nessuno vuol perdere tempo per leggere e per farsi spiegare ogni punto prospettato nel contratto?

… ogni proposta commerciale in spot radio-televisiva e in forma cartacea il pubblicitario (speaker) si rivolge al consumatore-committente con il “Tu” confidenziale e non più con il “Lei” o il “Voi” di una volta?

…  quando una persona subisce un torto, soprattutto da parte di un Ente pubblico, preferisce informare subito i mass media piuttosto che chiarire con il diretto interessato?

… sovente il cittadino patisce di più fare la fila di fronte ad uno sportello di un Ente pubblico, mentre è molto più paziente a stare in fila (per ore, se non anche per giorni) per entrare allo stadio, al teatro o al cinema?

… ancora oggi in molti Enti pubblici il cittadino-contribuente si rivolge al burocrate quasi sempre appellandolo (a volte sino ad ossequiarlo) con un titolo onorifico o accademico, senza sapere che in molti casi tali titoli l’interpellato non li possiede (e in taluni casi non li merita)?

… quando un burocrate contesta un diritto ad un cittadino-utente quest’ultimo quasi mai chiede al suo interlocutore in base a quale norma (legge) vige il diniego o eventuale ammenda, e tanto meno gli chiede di averne copia di riferimento?

… il più delle volte i politici sono criticati ma alle convention o raduni popolari e talk show (le cui comunicazioni sono sempre più retoriche) le folle non mancano mai?

… nella maggior parte dei comizi e delle interviste rilasciate dai politici gli stessi usano terminologie di carattere pseudo-accademico, metafore e vocaboli che la maggior parte dei cittadini comuni non saprebbe comprendere e tanto meno interpretare?

… la maggior parte dei relatori ai convegni di sanità o di problematiche sociali vuol sapere quali sono i mass media che divulgheranno le loro affermazioni, ma in realtà non verificheranno mai chi e cosa ha scritto di loro, se non acquistando i quotidiani e non i periodici?

… i produttori cinematografici propendono sempre più a produrre prevalentemente filmati dalla trama di estrema violenza e spesso non priva di lussuria?

… chi detiene il potere, in qualunque ambito, è potenzialmente (e in molti casi intenzionalmente) in grado di sottomettere chi gli sta di fronte?

… la maggior parte delle persone rende onore alla memoria di personaggi che ben poco hanno dato all’umanità, e che sono sempre di più in fans che popolano le piazze, i teatri, gli stadi, gli studi di talk show per applaudire una star del cinema, dello spettacolo, dello sport, della politica, e quasi mai le piazze si riempiono per applaudire i benefattori dell’umanità?

… nei servizi televisivi di cronaca nera e giudiziaria il cameramen punta spesso l’obiettivo su uno o più particolari di una divisa (o ciò che hanno in dotazione) delle forze dell’Ordine?

… le forze dell’Ordine (solitamente carabinieri e vigili urbani) hanno una o più penne biro che spuntano dagli stivali anziché dai taschini della divisa?

… la maggior parte delle persone che indossa una divisa (specie se di autorità) assume un atteggiamento tale da rendere “inferiore” (e quindi suddito) il cittadino nei suoi confronti?

… la maggior parte delle donne che compaiono nei talk show televisivi hanno una evidente scollatura e una gonna molto succinta, specie se accavallano le gambe?

… il frasario adottato da uomini e donne (in ogni ambito e attraverso ogni mezzo di comunicazione) in questi ultimi anni è particolarmente scurrile?

… quando si viene a conoscenza della morte di una persona si chiede sempre quanti anni aveva al momento del decesso e quale è stata la causa?

… quando si comunica il decesso di una persona (qualunque siano stati la causa e il suo passato) si tende a ricordare della stessa solo i pregi e non i difetti?

… la meritocrazia nel nostro Paese è pura utopia e che nessuno è in grado di “ribaltare” tale fenomeno lamentato da tutti?

… sono ancora molte le persone che firmano anteponendo il cognome al nome?

… pochissimo risalto viene dato al fenomeno degli analfabeti di ritorno, mentre si dà sempre più peso ai titoli accademici, indipendentemente dall’averli acqusiti con o senza merito?

… con il passar degli anni le proposte di nuovi titoli editoriali sono superiori al numero dei lettori?

… che i politici quasi sempre parlano in pubblico (o sotto intervista) si esprimono sovente con termini forbiti ed aggettivi che la maggior  parte delle persone non comprenderebbe, e che alcuni di loro hanno anche una pessima conoscenza della lingua italiana?


Queste ed altre riflessioni si possono ancora fare poiché il senso della nostra pochezza e delle nostre debolezze deve essere di stimolo per i nostri impegni quotidiani. Ma ritengo che questo breve “saggio” possa essere sufficiente per i lettori, ai quali lascio “doverosamente” il diritto di fare le proprie considerazioni e, ad alcuni, un breve esame di coscienza per ravvedersi…

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