Conclusa
con successo la kermesse editoriale
A
TORINO IL XXIX SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO
Sempre nuove
proposte editoriali di autori noti ed emergenti, e molti gli editori cosiddetti
“minori” che, soli o consorziati, intendono imporsi anche nella cultura
internazionale. Ma anche diversi gli stand di associazioni di volontariato per
dar voce al loro impegno sociale
di Ernesto Bodini
Anche quest’anno la capitale subalpina si è
“riconfermata” una delle culle della cultura europea moderna. Vi hanno
partecipato i più importanti editori italiani e storici editori stampatori,
dando un contributo fondamentale allo sviluppo civile e culturale. E anche
quest’anno nutrita è stata la presenza di scrittori internazionali (oltre molti
italiani) presentati da affermati editori, i cui meriti si commentano da sè sia
per la notorietà degli stessi che per la “preziosità” delle proposte
letterarie. Ma vorrei però spezzare una lancia a favore degli editori cosiddetti
“minori”, forse meno noti ma certamente non meno propositivi ed impegnati sul
campo dell’editoria tout court. Tra i numerosi stand ho visitato, ad esempio,
quello dell’associazione Edizioni Medinova, da circa un ventennio nel mondo
edioriale, del dott. Antonio Liotta (che è anche medico) di Favara (AG), nel
cui catalogo sono presenti oltre 60 titoli, fra questi i recentissimi “Lontananza”
e “Nove
mesi” della poetessa siriana Maran Al Masri, dai versi prevalentemente
intimistici, liberi e pregnanti d’affetto per confluire a volte nell’ironia e
nel finale a sorpresa. Un’altra opera di prestigio “Bioetica e Magistero – Da Pio XII
a Papa Francesco” di Enzo Di Natali, lavoro di particolare impegno che,
come si rileva da una nota editoriale, attraversa tutti i Documenti pontifici: dalla procreazione assistita
all’autanasia, dallo statuto personale dell’embrionale alla clonazione umana,
etc. “Il Sud vola – Viaggio tra startup e giovani innovatori. E la Pubblica
Amministrazione?” di Alessandro Cacciato, un autore attento
all’attualità che narra spaziando dal settore dell’agricoltura a quello della
tecnologia, della politica, dell’artigianato e del sociale, offrendo al lettore
uno spaccato inedito del Sud Italia. «Il
nostro slogan – é quanto sostiene Liotta – é “cultura per andare oltre”, un input per creare le condizioni di una
“corretta” editoria, senza essere “condizionati” dagli autori, senza scendere a
compromessi…, in libertà non competitiva ma propositiva nel libero mercato
editoriale». Un’altra Casa editrice,
fondata nel 1983 dalla Famiglia Ossola, è la friulana Libreria Editrice
Goriziana (LEG) con moltissimi titoli al suo attivo che comprendono argomenti
storici, collane di guide turistiche, atlanti, narrativa e ricettari. Nel 2005
la Leg è stata ideatrice del Festival Internazionale della Storia, e nel 2011
ha pubblicato la Collana di Biblioteca Arte Militare (BAM) e la Collana
Novecento di argomenti contemporanei. Tra i titoli di carattere storico, di
ieri e di oggi, si possono citare “I Balcani in 100 tappe”, “La
grande guerra del gas”, “Lepanto 1571”, “La guerra del Peloponneso”,
ed altri ancora.
Altro editore, altro settore: si tratta di
Edizioni Sabinae di Roma (nella foto lo stand) che, nonostante sia nel mondo
editoriale da circa un decennio, vanta già diversi titoli di successo, sia per
il loro genere che per il modo di porsi sul “mercato” della cultura italiana.
Prevale, infatti, l’horror-fantasy, un genere che coinvolge soprattutto i
giovani lettori e i cultori di quelle discipline che stanno tra l’esoterismo (o
presunto tale) e il fantastico, che non vogliono avere nulla di macabro ma un
“avvincente” modo di romanzare. Una vetrina che ha messo in evidenza la già
nota scrittrice torinese Tamara Deroma con la sua ultima opera “L’Alba
dell’Apocalisse”, il quarto capitolo della saga de’ “I 7
Demoni Reggenti”, preceduto da “Il Portale oscuro” e “Il
Salvatore”. Con un piccolo ed altrettanto dignitoso stand era presente l’editore
Senso di Roma (probabilmente consorziato con altri editori di nicchia), con
l’opera “L’enigma del Vasari” della scrittrice (e pittrice) norvegese
Line Danielsen (da anni operativa in Ialia), un romanzo dai molti intrecci in
un incontro fra due mondi: la Norvegia e Firenze in una invitante rievocazione
del passato che, «se non ce lo ricordiamo bene – sostiene l’autrice – non potremmo avere un futuro…». Insomma,
un romanzo storico, avvincente, dagli sfondi misteriosi e per questo non poco
enigmatici. La moltitudine degli stand ha visto la presenza anche di quelli
dedicati alle attività associative (non profit) come la Lega nazionale per la
difesa del cane (sezione di Torino), il cui messaggio-slogan è “per favore, aiutaci ad aiutarli”, per
rispondere alle sue esigenze, al suo benessere, ai suoi diritti…; un invito
espressamente comunicativo e di sensibilizzazione proprio perché «la libertà individuale – sosteneva il
critico e scrittore americano William Lyon Phelps (1865-1943) – è la maggior benedizione per un uomo, per un
cane è l’ultima parola della disperazione». (www.legadelcane-to.it).
Un secondo stand dedicato alla Federazione Malattie Rare Infantili esponeva materiale divulgativo della Associazione Italiana
Lafora (A.I.L.A.), un’associazione nata nel 2006 per volere di genitori e
pazienti affetti dalla malattia di Lafora, patologia che rientra nel gruppo
delle epilessie miocloniche progressive, di origine genetica degenerativa,
molto rara e invalidante, sia a livello motorio che intellettivo. Realtà,
questa, che merita un approfondimento della sua conoscenza, proprio perché
misconosciuta. La causa, come si rileva dai sintetici ma esaustivi depliants, è
un accumulo di zucchero “anomalo” all’inerno
delle cellule cerebrali e non (fegato, epidermide, cuore, etc.) che ne profoca
la morte. Si manifesta durante la tarda infanzia e l’adolescenza (10-18 anni)
ed è caratterizzata da convulsioni e spasmi mioclonici, e la sua evoluzione
determina una degenerazione lenta e progressiva del sistema nervoso e un
danneggiamento delle funzioni cerebrali. Attualmente non esiste alcuna terapia
che permetta di curare o rallentare lo sviluppo della patologia, e poiché molto
rara, rientra tra le malattie cosiddette “orfane” per le quali nessuna Casa farmaceutica
intende investire per la ricerca di un farmaco. Un’amara realtà quella della
associazione A.I.L.A. che, anche attraverso un piccolo e dignitoso stand
all’interno di una manifestazione internazionale dell’editoria, ha voluto far
conoscere… e poco importa se con l’ausilio di depliants informativi, perchè chi
vuol sapere, chi vuol conoscere e avvicinarsi con sentimenti di solidarietà il
più delle volte non ha bisogno di grandi e… costose pubblicazioni. Per
informazioni: www.lafora.it – Cell. 338.945.24.29 – 339.52.77.891.
E-mail: info@lafora.it
APPELLO DELL’ASSOCIAZIONE LIBRAI ITALIANI
Meno sconti ma più "sicurezza" per la sopravvivenza delle librerie
Con i suoi 1.200 editori e
230.000 visitatori ogni anno al Salone del Libro, Torino continua a mantenere
lo “scettro” della Cultura espositiva nel panorama internazionale. E con oltre
1.200.000 volumi e circa 740.000 prestiti annuali, è la città delle biblioteche
come le notissime Biblioteca Reale che custodisce l’Autoritratto a sanguigna e
il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci, e la grande Nazionale
Universitaria, ed altre ancora tali da costituire a ragione un vanto… da
imitare. Ma la città subalpina é anche sede di librerie e librai dove il
lettore può vagare tra mille tentazioni e “distrazioni” per intere giornate, e
rifocillarsi tra le infinite pagine dal sapore antico e moderno in un tutt’uno
e con l’imbarazzo della scelta. E a proposito di librerie e librai, durante la
kermesse editoriale, l’Associazione Librai Italiani (ALI) si è riunita in
assemblea per fare appello sulla revisione della Legge Levi del 2011 relativa
al prezzo dei libri, in seguito alla raccolta firme di 1.200 singole librerie. «I punti singoli critici – ha dichiarato
il presidente Ali, Alberto Galla, in una intervista al Corriere della Sera – sono il livello troppo alto dello sconto e
la possibilità di campagne e promozioni che è stata interpretata in maniera
creativa, fino ad arrivare a veri e propri due per uno». All’appello, dal
concreto significato imprenditoriale e di… sopravvivenza delle stesse librerie
(e librai), sono intervenuti il sindaco di Torino, Piero Fassino, e la
presidente della commissione Cultura della Camera, Flavia Piccoli Nardelli. «Il livello dello sconto – continua Galla
nell’intervista rilasciata al quotidiano milanese –, oggi al 15% sul prezzo di copertina, potrebbe essere abbassato al 5%
come accade già in Francia o azzerato come avviene in Germania. Il tetto,
inoltre, va esteso agli ebook, mentre le campagne vanno regolarmente». Preoccupazioni
ed esigenze non solo di carattere meramente imprenditoriale, ma anche, a mio
avviso, nell’ottica di un mondo culturale più vicino al cittadino invogliandolo
a leggere di più (molti titoli sono a prezzo sempre più abbordabile) anche
perché sempre sovente distratto da “stimoli” ludici e non necessariamente
culturali…
Le ultime due foto sono di Ernesto Bodini
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