UNA "DOVEROSA" RECENSIONE

Come l’Arte di Line Danielsen sa farsi leggere e interpretare

UN COINVOLGENTE VIAGGIO STORICO-CULTURALE E SENTIMENTALE
ATTRAVERSO L’ESPRESSIVITÁ DELLE OPERE DELLA PITTRICE NORVEGESE

di Ernesto Bodini



Il mondo dell’Arte, nonostante i periodi di crisi culturale (ed economica), continua ad essere sempre più variegato tanto che gli artisti non mancano di proporsi e proporre le loro opere con messaggi “innovativi”, intrisi di speranza e di amore per la vita propria e del prossimo, e per dare nel contempo più ricchezza alla cultura del bello e dell’estetica sia essa figurativa o letteraria. È il caso ad esempio della norvegese (ormai da molti anni in Italia) Line Danielsen (nella foto), una artista della penna e del pennello, strumenti attraverso i quali con maestria e una buona dose di onestà intellettuale, si “offre” al pubblico coinvolgendolo nella letteratura con la recente pubblicazione “L’enigma del Vasari” (Senso Edizioni, 2016, pagg. 398, € 15,00), recentemente presentato a Torino al Circolo dei Lettori, dove ha riscosso un discreto successo. È un’opera con la quale l’autrice dimostra non solo un’ottima acquisizione della Lingua italiana, ma anche se non soprattutto, quella padronanza nella acquisizione dei concetti letterari ad artistici in grado di valorizzare al meglio la nostra Cultura, garantendone ai posteri il retaggio che tanto può contribuire alla crescita dei popoli e della loro civiltà. In merito alla pubblicazione letteraria, il tema, come è riportato in seconda di copertina, richiama la spiegazione all’Enigma del Vasari “Cerca-Trova” che si pensava sinora potesse nascondersi sulla parete dietro l’affresco della battaglia di Scannagallo (2 agosto 1554: tra l’esercito franco-senese e l’esercito ispano-mediceo); invece si è rivelato che la vera soluzione si trova all’interno del motivo stesso dell’affresco… «Il risultato delle ricerche – osserva l’autrice – è molto più sconvolgente di quanto si potesse immaginare (tanto che il lettore avvicinandosi a quest’opera di appassionante lettura, un po’ “intrigante” e molto discorsiva, a mio modesto avviso) contiene rivelazioni che riguardano la nostra epoca e oltre…».


Sin qui la Danielsen scrittrice. Ora conosciamola quale pittrice che, con le sue opere dalle varie dimensioni, ci porta a conoscenza di un mondo affascinante dove la filosofia  e la storia mitologica si “impongono” lasciando i tangibili segni della più nobile “destrezza” figurativa, rappresentata spesso da primi piani di personaggi che segnarono la loro epoca, con tratti talvolta marcati tal’altra più lievi ma sempre ben delineati nelle proporzioni, nelle ombre e nelle sfumature. Fa bella mostra di sé il volto di Madonna, collocata nella Chiesa fiorentina di San Ferdinando a Montedomini (nella foto), cui fanno seguito altre numerose opere che “onorano” la vita culturale contemporanea della città di Dante. Infatti, significative sono le sue presenze alla Galleria Luz Art, il Caffè delle Giubbe Rosse, la Citè Libreria Caffè, il Club Colle Bereto di Piazza Strozzi, come la partecipazione alla edizione 2007 del Festival della Creatività, alla Palazzina Lorenese della Fortezza da Basso presentando in questa sede, quale unica ambasciatrice norvegese, significative opere come “Into the Horizon”, simbolo della sua attenta e meditata ricerca per vedere oltre le cose, oltre l’orizzonte… Ma non solo. Altri temi, che realizza con varie tecniche: acrilico, acquerello sul tela, olio su cartone e legno (ma anche tessuto), dominano il panorama della copiosa produzione, avvalendosi di una marcata policromia con assoluta “precedenza” al blu profondo (talvolta più sfumato), per poi lasciare un discreto spazio prevalentemente ai rossi e ai gialli come essenza di una marcata centralità per un “corpus” ipermaterico inteso come toccante e delicata sensibilità verso il Creato e l’esistenza umana in tutte le sue manifestazioni: dalla simbologia, ai viaggi lunari e ad immaginarie progettazioni… Volti sacri, mitologici, scene di grande espressività umana emergono inoltre anche da alcuni disegni di “minore fattura” che, pur talvolta senza titoli, ci fa leggere in ogni momento propositivo ed esecutivo, i quali completano la ricchezza interiore e la nobiltà d’animo di questa pittrice, capace di trasmettere al fruitore la facoltà interpretativa dell’Arte con l’invito implicito a soffermarsi sulla stessa… senza indugiare e far propria non solo apprezzandola, ma anche e soprattutto a trasmetterla ai posteri. Anche Line Danielsen, con la sua personale e coinvolgente creatività dai tratti delicati e modesti, ci vuole dimostrare che l’Arte personale, come quella di ognuno, è il fiore del sentimento umano.




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