IL MONDO DEI SORDI OGGI

Il “fantastico” mondo dei sordi al centro di un evento e di una tavola rotonda

A TORINO PROVOCATORIO IL TEMA “SENTI CHI PARLA?”

di Ernesto Bodini



Il mondo della sordità e, per estensione del sordomutismo (anche se quest’ultimo termine appare oggi anacronistico), è assai esteso, sia per ragioni patologiche che per ragioni psicologiche e relazionali. Un mondo per certi versi “affascinante”, in parte ancora da scoprire poiché ovattato da quella cortina che si chiama pregiudizio che ancora oggi serpeggia tra i più, nonostante l’evoluzione dei mezzi di comunicazione e della legislazione. Ma il tempo scorre e chi è affetto da questa disabilità (grave o meno grave) ha diritto di far parte a pieno titolo del tessuto sociale senza differenza alcuna… Per un aggiornamento in tal senso nella sede torinese della Casa del Teatro dei Ragazzi e Giovani si è tenuto nei giorni scorsi l’evento “Senti chi parla? Il punto sulla rimediazione della sordità”, presieduto dal prof. Roberto Albera (direttore della S.C. ORL 1 Città della Salute e della Scienza di Torino) e coordinato dal dott. Diego Di Lisi, otorinolaringoiatra dell’Asl TO/1 (Ospedale Martini). Due giorni di incontri a cui hanno partecipato otorinolaringoiatri, foniatri, audiologi e operatori sanitari di diverse discipline quali logopedisti, audiometristi, audioprotesisti, tecnici costruttori di apparecchi e membri di associazioni di volontariato a tutela e sostegno del disabile non udente e ipoudente. Tra gli interventi in programma l’approfondimento dello screening uditivo neonatale e la diagnosi precoce, novità nel campo delle protesi uditive, la riabilitazione infantile, la disabilità uditiva dell’adulto, la sordità e la legge. Su quest’ultimo argomento, di particolare interesse ai fini del diritto all’assistenza, è intervenuto il prof. Umberto Ambrosetti, eminente audiologo e chirurgo dell’orecchio presso il Dipartimento di Scienze Otorinolaringoiatriche dell’Università degli Studi di Milano che, nel rammentare la definizione di sordità, ha precisato essere la riduzione più o meno grave dell’udito, sordità preverbale, sordomutismo. «Ma nella normativa nazionale – ha aggiunto – vengono utilizzati termini simili che però generano confusione (sordomuto, sordo, sordo prelinguale, sordo invalido civile, minore ipoacusico, etc. In effetti il legislatore ha utilizzato non un termine errato ma “confondente” e non finalizzato alla chiarezza del problema». La legge 381 del 1970 precisa che è minorato sensoriale dell’udito chi è affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva, che gli abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato; mentre la Sentenza della Corte Costituzionale del 2001 riconosce del tutto irrilevante, al momento della domanda per il riconoscimento del sordomutismo dopo il 12° anno di età, che il sordo abbia acquisito una buona capacità di comunicazione verbale. «A tal riguardo – ha precisato il clinico – si verifica il rifiuto di tale riconoscimento perché il paziente è in grado di parlare, e questo è “offensivo” per il paziente. La Sentenza della Cassazione Civile del 2015 afferma che la condizione del deficit uditivo in un minore tramite impianto cocleare non è normato, ma esiste solo una Declaratoria del Ministero della Sanità che può essere applicato da esperti di chirurgia dell’orecchio; la Magistratura precisa che l’impianto cocleare non elimina l’incidenza dell’invalidità e connota la situazione di diversitàNe consegue che le Commissioni medico legali non devono considerare l’utilizzo dell’apparecchio acustico o dell’impianto cocleare, né la qualità del linguaggio. Per quanto riguarda l’età evolutiva essa viene definita dal DM del 5/2/1992 che afferma concludersi al 12° anno di vita. Tutta la normativa sulla sordità, a mio avviso andrebbe rivista e semplificata in un testo unico, di poche pagine». Il relatore ha ricordato inoltre i diritti delle persone affette da sordità che comprendono una modesta pensione indipendentemente dall’età e dal reddito (non reversibile e non cumulabile con l’indennità di frequenza ed erogata per 12 mensilità); oltre alla indennità di comunicazione, e la pensione sino al 65° anno di età, la fornitura e la riparazione dell’apparecchio acustico o dell’impianto cocleare, esenzione ticket, diritto all’inserimento lavorativo ed altro ancora.


Significativo l’intervento di Ersilia Bosco, psicologa clinica, psicoterapeuta e consulente familiare, all'Università di Roma che, con la lettura “La scuola e lo studente a favore delle persone nella società che cambia”, ha voluto sottolineare l’importanza dell’insegnante che deve essere particolarmente motivato, in quanto il suo ruolo comporta anche la conoscenza degli ausilii di cui è dotato l’allievo non udente o ipoudente, adottando nel contempo uno stile di vita comunicativo che preveda il coinvolgimento diretto dell’allievo e di tutta la classe, possibilmente non numerosa… La dott.ssa Bosco, che è anche scrittrice, ha recentemente pubblicato l’opera “Psicoterapia con le persone sorde – Metodo e casi clinici” (Ed. Carocci Faber, pagg. 222, € 22,00); frutto della sua esperienza di sei lustri con le persone sorde e le loro famiglie, un vero e proprio manuale dal quale emergono i vantaggi del benessere psicologico per i sordi seguiti dallo psicoterapeuta udente ma anche da quello non udente; mentre un altro obiettivo dell’autrice riguarda il suo ruolo operativo attuando un metodo finalizzato alla centralità relazionale della persona sorda e il rispetto dei suoi valori. Una serie di casi clinici completa il volume, ponendo in evidenza storie diverse, assai personali, complesse e non prive di quel coinvolgimento che é la “ferita” di un vissuto proprio.



Toccante la testimonianza di Guido Renato Venturini, un affermato professionista nell’ambito della innovazione tecnologica, portatore di impianto cocleare bilaterale, e autore dell’autobiografia “L’acrobata del silenzio – Viaggio alla conquista dei suoni” (Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, pagg. 107, €12,00), in cui dà “libero sfogo” e senza mezzi termini alla sua esperienza di paziente non udente ieri, raccontata tra timori ed enfasi che lo vedono oggi al centro della “ripresa” capacità comunicativa, vera e propria conquista dei suoni. Una tavola rotonda con i rappresentanti delle Associazioni di pazienti: Associazione Portatori Impianto Cocleare - APIC (Paolo De Luca), Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti delle Persone Audiolese - FIADDA (Francesco Pandiscia), Ciao Ci Sentiamo onlus - CCS (Andrea Toffoletto) e Ente Nazionale Sordi - ENS (Serafino Timeo) che hanno esposto le proprie finalità e i rispettivi ruoli operativi, volti al richiamo univoco che si chiama: lontani da ogni pregiudizio.



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