FARE MEGLIO SENZA ERRORI
L’esperienza di un chirurgo-scrittore
di Ernesto Bodini

La particolare condizione della
scrupolosità, ad esempio, è data dall’importante e rigoroso “rito” del lavarsi le mani per
impedire il diffondersi di infezioni nell’ospedale; ma anche dal particolare
impegno per debellare la poliomielite in alcune zone dell’India e dell’Africa,
collaborando alle misure di mop-upad esteso raggio, ossia vaccinare tutti i
bambini a rischio nell’area intorno a un nuovo caso. Una solerzia del medico
che l’autore sottolinea anche nel capitolo dedicato alle vittime di guerra in
Iraq e in Afghanistan, dove non è soltanto la dedizione a guidare il cosiddetto
“far bene” ma è anche il possedere ingegnosità, ossia saper pensare in modo
sempre più innovativo, essendo questa non una questione di intelligenza
superiore ma di carattere. «Richiede in
primo luogo – spiega il dottor Gawande – la disponibilità a riconoscere il fallimento, a non nascondere gli
errori, e a cambiare. È frutto di una deliberata, perfino ossessiva,
riflessione sul fallimento e di una costante ricerca di soluzioni nuove».
Anche attraverso questa “saggezza” i medici possono evitare le migliaia di
denunce a loro carico (in Italia sono circa 30 mila l'anno), oltre a beneficiare i pazienti loro affidati. Atul Gawande
è un medico chirurgo, oggi 50 enne, che esercita al Brigham and Women’s
Hospital di Boston. È Assistan professor alla Harvard Medical School e fra i
MacArthur Fellow 2006. Collabora con il “New Yorker” e in Italia su
“Internazionale”. Nella sua prima opera è intitolata “Salvo Complicazioni. Appunti di un chirurgo americano su una scienza imperfetta" (ed. Fusi Orari, pagg. 286, € 15,00), l'autore, attraverso il racconto di casi veri, spesso vissuti in prima persona, esplora il potere, i dubbi e i limiti della professione medica, rivelandone gli aspetti più profondi e significativi.Volge inoltre uno sguardo, senza esitazione, sulla chirurgia, una disciplina in continua evoluzione, e proprio perché un'attività umana che si basa su informazioni imprecise in operatori che possono sbagliare, e proprio quando la vita della persona è maggiormente in pericolo. Altre pubblicazioni di eguale importanza e successo sono "Checklist. Come fare andare meglio le cose" (Einaudi, 1001, pagg. 198, € 19,00); e quella inglese "Being Mortal: Medicine, Mortality, and What Matters in the end".
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