Un’opera letteraria dalle molteplici aspettative…
QUANDO
IL “TOCCO ARMONICO” NON È SOLO
LETTERATURA
MA
ANCHE UNA METODOLOGIA DI CURA E BENESSERE
di Ernesto Bodini
Quest’opera, realizzata con la prefazione
di Rossana Becarelli, presidente della Rete Euromediterranea per
l’Umanizzazione della Medicina, e di Simonetta Bernardini, presidente della
Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata, è una sorta di estremo
orizzonte per il trattamento di molteplici patologie, come ad esempio il dolore
cronico non più rispondente a quello che noi consideriamo l’estremo rimedio farmacologico
come la morfina e, affidandosi al Tocco Armonico” di Enzo e Erika (ma anche di
altri operatori che ne hanno acquisito da loro la tecnica), il paziente quasi
sempre trova giovamento, sollievo… Oltre a rilevare la consistenza
dell’efficacia nel trattare il dolore, il lettore trova ulteriori spunti e
approfondimenti in quanto il concetto di dolore comprende ulteriori aspetti
quali ricordi, simboli, memorie analizzati dai due giovani scrittori, dando
risalto non solo al massaggio lento in quanto tale, ma anche a quel necessario
“conforto” supportato da una complessa casistica, elemento forte per una sorta
di rivisitazione di una medicina che diventa sempre più olistica e quindi più
integrata. «Non ci può essere un corpo
scisso dalla mente e viceversa – sostiene la dottoressa Becarelli –, dentro di noi c’è molto di più, una parte
che sappiamo ben identificare in psiche, spirito, anima; e questo il Tocco
Armonico lo rivela poco alla volta…».
Una terapia non aggressiva e non invasiva
fruibile da chiunque proprio perché dentro di noi ci sono riserve infinite di
benessere; una sorta di maieutica, ossia la capacità operativa di attivare
processi di trasformazione e apprendimento basati sulla motivazione interna,
con la quale si riesce a sostenere il benessere potenziale di ognuno, ma anche
a ritrovare quel giusto rie-quilibrio psico-fisico magari accompagnato dalle
vie della memoria e mantenerlo nel tempo. La ricca esplorazione di questa metodica
trova la sua giusta collocazione soprattutto laddove la sofferenza e il disagio
interiore tendono ad avere il sopravvento ma che, operatori sempre più
coinvolti e addestrati, si prefiggono di contenere con il loro “tocco lento e armonioso”
nel rispetto della medicina tradizionale, lasciando al tempo stesso le porte
aperte a questa filosofia culturale e terapeutica proprio perchè piena di
promesse e di non… false aspettative.
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