BIBLIOTECHE E LIBRERIE COME "FARMACIE" DELLO SPIRITO
Dove acquisire cultura e ricchezza
interiore tra pagine e copertine dai mille titoli
Foto e testo di Ernesto Bodini
Il
continuo rincorrersi, affannarsi e preoccuparsi per affrontare i problemi
quotidiani, non dovrebbe tuttavia allontanarci (per quanto possibile)
dall’importanza del sapere e dall’incrementare le nostre conoscenze attraverso
ogni fonte, che sia a noi accessibile e a conforto per colmare quel vuoto che è
la nostra ignoranza e, in molti casi, per il superamento dell’analfabetismo di
ritorno che, nel nostro Paese, ha ormai raggiunto la ragguardevole cifra di
oltre 4 milioni di persone. Un fenomeno socio-culturale e, più estensivamente
di civiltà che, alla luce dei fatti, costituisce una sorta di recessione dello
sviluppo interiore oltre che culturale con la prospettiva futura, a mio modesto
parere, di essere superati da popolazioni che sino ad oggi abbiamo considerato
a noi “inferiori”. Il fatto stesso che in Italia una persona su due non legga
un libro all’anno è di per sé un termometro dall’elevata gradazione
ipo-culturale e, per certi versi, irresponsabile poiché il non sapere e il non
voler conoscere e approfondire ci rende più “vulnerabili” di fronte alle
avversità di ogni ordine e grado; inoltre ci preclude la via dello sviluppo e
della emancipazione in ogni ambito, se non altro per il dovere di costruire la
strada per le nuove generazioni, e migliorare la nostra capacità di
comunicazione.
Uno
dei contributi maggiormente fruibili è costituito dalla lettura e quindi dalla
frequentazione di biblioteche, e librerie dove è possibile sfogliare pagine e
pagine, sino all’acquisto di almeno un volume, e far nostro il relativo
contenuto: vera e propria medicina dell’anima e della salute psico-fisica.
Personalmente da molti anni frequento a Torino la libreria Dehoniana (nella foto), che
considero una sorta di “Farmacia dello spirito” perché i titolari (veri consulenti della
buona lettura) sono in grado di soddisfare e “curare” ogni malessere a causa di
carenza culturale e sociale, in quanto dotati di intraprendenza e al tempo
stesso di umiltà accompagnando il potenziale lettore all’interno di ogni
copertina dal sapore antico o moderno… Doti non forse uniche, ma sicuramente di
grande rilievo non solo per l’evidente aspetto commerciale ma anche, se non
soprattutto, per l’elevato valore della competenza e della sommessa
“persuasione” che, a mio parere, influisce quasi sempre anche sull’incertezza nel
scegliere questo o quel volume, indipendentemente dal prezzo e… dal colore
della copertina. Inoltre, il delicato gesto rappresentato da quello che
chiamiamo “sconto”, può contribuire ulteriormente ad invogliare all’acquisto
che, se va in porto, avrà certamente dato il tocco finale per appagare il
cliente più “insofferente” alla lettura. Varcare la soglia di questa libreria,
dall’impostazione squisitamente cristiana e liberale, significa raggiungere
quell’orizzonte che, per molti, forse, sino a quel momento era considerato
troppo lontano e che non avrebbe mai illuminato la loro mente.
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